QUANTO E CHI CI GUADAGNA A SFASCIARE L’AMBIENTE?
di Paolo Abbate | BlogSiamo su le “Montagne di Casalbuono”, un Sic (IT 8050022) in pieno Parco naturale, e precisamente sul Monte Cocuzzo (1387 m) nel comune di Tortorella, delizioso paesino famoso per aver ottenuto il primo posto assoluto in Italia per la raccolta differenziata: pensate è arrivata al 90%.
Esisteva sul Cocuzzo un percorso ad anello adatto ad escursionisti, per ammirare il “Bosco incantato” con faggete, erbe e orchidee selvatiche e bellissime formazioni rocciose. Come non intervenire, attraverso la così detta ingegneria ambientale, a migliorare questo ambiente già bello di per sé e pertanto da non disturbare con discutibili interventi umani.
Ma un Sic, come tutti sanno, (vedi Dpr n.357 del 1997) deve tener conto delle esigenze economiche, sociali e culturali e, fatto importante e vincolante, misure di conservazione (art.4) per evitare “il degrado degli habitat naturali e di specie, nonché la perturbazione delle specie per cui le zone sono state designate”. Ce ne era abbastanza per convincere l’amministrazione ad approfittare del PSR Campania 2007/2013 ottenendo un finanziamento di 342,187,27 euro per conservare e migliorare il Bosco incantato con “Lavori di “LA GRANDE MURAGLIA DEL MONTE COCUZZO” LAVORI DI RISPRISTINO E SISTEMAZIONE DEI MURETTI A SECCO, TERRAZZAMENTI E CIGLIONAMENTI PREESISTENTI. Nel bando del comune del dicembre 2014 è così citato.

Tanto mi affascina il bosco incantato che vi ho fatto una capatina, credo all’inizio estate 2015. Sul tabellone previsto per legge si leggeva che i lavori - bada bene - di “ripristino e sistemazione muretti a secco” erano stati affidati ad una ditta edile e dovevano durare solo 3 mesi, da giugno ad agosto . Possibile? I soldi ottenuti dalla Regione (soldi pubblici) erano tanti, più di 700 milioni di lire. Io , nato e cresciuto con la lira, continuo a ragionare con la vecchia moneta: mi trovo meglio. Insomma , con quella cifra altro che muretti a secco ! Si poteva fare molto di più, avvalendosi anche di un architetto o ingegnere, professionisti però della tutela e miglioramento della natura.

E così è sicuramente avvenuto. Si vocifera però che nel progetto degli esperti sia stato prevista la possibilità ai portatori di handicap di usare un percorso sinuoso e in salita su per la montagna con panorami “mozzafiato”. Ma è una malignità pelosa; come infatti si può pensare di superare quelle pendenze seduti su una carrozzella.! Però, pensandoci bene, nell’articolo 1 del Decreto citato si deve tener conto di “esigenze economiche, sociali e culturali”. Quale grande opportunità prevede quindi quell’articolo se si sa bene inquadrare la relazione, così detta Valutazione di incidenza ambientale (VIA), che il progettista deve per legge presentare alla Regione per ottenere la concessione al progetto ! Impossibile si dirà: ma sapeste quante volte ho letto su queste VIA dichiarazioni ben congeniate che però non stavano, a ben vedere , né in cielo né in terra.

Ecco come me lo ricordo il monte Cocuzzo, prima di essere “migliorato e conservato” secondo loro! Ma siamo in Italia, precisamente nel Parco naturale del Cilento, signori miei.
Insomma, l’ultima capatina sul monte Cocuzza l’ho fatta a Luglio dell’anno dopo e ho visto e fotografato quello che mi immaginavo dovesse accadere quando arrivano le ruspe e si decide di spendere fondi europei per “migliorare e conservare” un Sic quale ad esempio il Bosco incantato”, già bello di natura.
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