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E’ IN ATTO UNA NUOVA, MA VERA, “LOTTA DI CLASSE”

📅 lunedì 3 luglio 2017 · 📰 AmbienteCilento

03072017 sapri volo gabbiano
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foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Diciamo subito che sono da tempo evidenti le devastazioni ambientali arrecate dalla crescita economica senza regole basata su produzione, consumo, abbandono di rifiuti. Nessuno, almeno che sia cieco o in mala fede, può negare infatti il cambiamento climatico in atto, i rifiuti di ogni tipo che inquinano i sistemi naturali, la biodiversità in forte declino. Ebbene, invece di fermarsi e cambiare radicalmente stili di vita e tipo di economia, si continua a pensare che le risorse del pianeta siano inesauribili. Ecco quindi una lotta di classe che si ripresenta tra gli umani: da una parte, la maggioranza purtroppo, che pretende di continuare a sfruttare le risorse rimaste del pianeta, grattando ormai il fondo del barile incurante dei danni che ne scaturiscono inevitabilmente. Dall’altra parte, diametralmente opposta, chi difende la natura e gli ecosistemi naturali, da cui dipendiamo per vivere, alla Decrescita insomma ed a una economia circolare.

Vorrei trattare, detto questo, i problemi del Cilento che presenta i problemi accennati di una crescita economica basata, direttamente o indirettamente, essenzialmente sul “turismo balneare”. La gente (i cilentani) “se more di fame”. E naturalmente la mentalità politica degli amministratori locali - ma anche di chi li elegge – si basa su proposte e obiettivi di sviluppo di questo turismo, che era, ma ancora sussiste, fiore all’occhiello nella “rossa” Emilia Romagna (talmente di sinistra che si è ritrovata a destra): vedi Riccione, Rimini con i loro prezzi bassi e servizi per attirare un turismo di massa sempre più numeroso. Ebbene nel Cilento si tende a copiare questo sviluppo (si aggiunge l’aggettivo “sostenibile” per dimostrarsi sensibilità all’ambiente ). Ecco che si tende a consumare suolo con villaggi e case per vacanze, dove erano oliveti e frutteti, e a trasformare le spiagge libere ancora rimaste(poche in verità) in una teoria di lidi balneari, ricco profitto per pochi gestori ma spesa consistente per i molti che vogliono passare un periodo al mare dopo un anno di lavoro nei loro paesi. Che dire poi dei porti turistici in ogni paese rivierasco, che innescano però l’erosione marina in modo irreversibile?

I lidi balneari comportano tuttavia la distruzione degli ecosistemi naturali quali le dune la cui flora tipica è considerata “erbaccia” da eliminare, e occupano spazio per i posteggi auto e per quelle iniziative, non ultima l’animazione in spiaggia a forte volume, che il turista, si afferma, vuole. Una spiaggia “pulita” insommae con quelle attrezzature ed iniziative considerate dai gestori necessarie .

A Sapri, dove si lamenta una frequenza turistica in forte diminuzione, ecco che riappare il progetto del così detto “volo del gabbiano”, ovvero il volo di una persona appesa ad un filo d’acciaio che attraversa la baia di Sapri. Baia che rappresenta la caratteristica e se vogliamo la vera attrazione della città ,oltre in verità alla fama della Spigolatrice che vide Pisacane sbarcare sulla riva di Sapri, quando invece l’eroe risorgimentale sbarcò sulla spiaggia dell’Oliveto a Villammare, come si riporta nei documenti d’archivio.

sapri spigolatrice

Il volo del gabbiano, così sono convinti i promotori del progetto, risolverebbe il problema della economia locale in crisi. Le proposte alternative, invero provocatorie, sono molte ma considerate solo una provocazione e impossibili a realizzare. Ne avanziamo qualcuna: perché ad esempio non attrezzare una spiaggia, come quella per “naturisti”, per incontri amorosi per chi lo desidera, naturalmente per maggiorenni e vaccinati. Oppure, cosa un poco più complicata, convincere qualche fervente fedele a vedere una Madonna che piange o un santo che muove gli occhi. Se poi scappa qualche miracoluccio siamo al top!. Iniziative senza impatto ambientale, offesa al paesaggio e consumo di suolo, che riempirebbero tuttavia gli alberghi, i ristoranti, i B&B, i negozietti di ricordini religiosi di Sapri e d’intorni..

A parte queste provocazioni , ma poi non tanto, nel Cilento occorrono iniziative politiche di economia verde, una strategia di Decrescita troppo spesso dimenticata o rimossa, contro la crescita economica distruttiva dell’ambiente. Questo è a tutti gli effetti LOTTA DI CLASSE.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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