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RIFIUTI, INQUINAMENTO, TUMORI NEL CILENTO : IL PROBLEMA TORNA A GALLA

📅 lunedì 20 novembre 2017 · 📰 AmbienteCilento

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foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Nel 2010 mi sono trasferito stabilmente nel Cilento, lasciando la città di Napoli, cos ricca di storia, cultura, natura ma anche così inquinata da rifiuti, da rumori, da traffico caotico da terzo mondo, da smog.

Il Cilento me lo ricordo come un paradiso terrestre, con le sue spiagge libere, il mare cristallino i paesetti arroccati, nati intorno ai cenobi italo greci, le baie nascoste e niente bandiere blu o gialle con le vele.

Ma da allora in poi comincia l’assalto del turismo di massa , desiderato fino alla follia dai cilentani e di riflesso dai politici locali da loro votati. Una pubblicità martellante, fino al disgusto, dipingeva il Cilento, divenuto Patrimonio dell’Umanità, MaB, Ecoparco, un paradiso di natura e cultura tutta da scoprire, ma in pochi anni si è trasformato in un delirio di abusi e illeciti per inquinamento da rifiuti, depuratori comunali non funzionanti, presenza di amianto e da consumo di suolo fertile con taglio di oliveti centenari.

Il sottoscritto che aveva già denunciato come Vas e wwf il degrado della Cala del Cefalo con una richiesta, concessa, di sanzione all’Europa, si vede tacciato di catastrofista, Cassandra, affamatore di un popolo che desidera svilupparsi; insomma dagli all’untore solo perché fotografavo e denunciavo gli illeciti. Ovvero gli abusi sulla natura.

Tuttavia già si sapeva dei rifiuti tossici interrati nel Vallo di Diano. Infatti nella metà degli anni ’80 un giornale riporta la notizia che “ sembra siano stati sversati ed interrati, nei terreni del comprensorio, numerosi quantitativi di rifiuti tossici provenienti dal nord.”. Sarà vero o sarà un tentativo di spaventare i residenti e soprattutto i turisti? Si moltiplicano però le denunce finche il 6 dicembre 2013 si apre il processo così detto “Chernobyl”.

“Sono imputate 39 persone, tra cui imprenditori del Vallo di Diano, accusati a vario titolo di crimini ambientali, traffico illecito di rifiuti speciali, danneggiamento aggravato, falso e truffa ai danni di enti pubblici e disastro ambientale in concorso.”

Ma l’aumento preoccupante di tumori interessa anche il Cilento , propriamente detto. La causa viene subito addebitata e non a torto, all’inquinamento di rifiuti interrati o abbandonati nel territorio. Se ne parla in tutti i quotidiani e tv locali, ma l’interesse si accende e si spenge quasi subito. Non sia mai che il bramato, agognato turismo balneare che porta crescita economica e aumento del PIL possa disgraziatamente cessare? Non sia Mai ! Meglio morire di cancro che di fame.

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E’ lungo ma penso necessario questo elenco che riporto di annunci di cronaca “nera”, apparsi dal 2011 sul cancro nel Cilento, ripresi da internet.

Il Mattino - Lunedì 9 Maggio 2011 Negli ultimi anni a partire dal 2004 ad oggi sono morti quasi 30 abitanti di Alfano (dati anagrafici alla mano da parte del comune di Alfano) per neoplasie originatesi in diversi organi (tumore ai polmoni, spesso alle zone respiratorie alimentari come tumore alla faringe, base della lingua, al pancreas ed al colon retto, nonché casi di leucemia).

Popoff quotidiano- 17 luglio 2014: Cilento come Chernobyl, il cancro viene dai rifiuti. Nella zona del salernitano, negli ultimi vent’anni, le malattie oncologiche sono aumentate in maniera esponenziale. Non ci sono ancora dati certi al riguardo e le mappature rese note al pubblico non corrisponderebbero alla realtà. Ma la correlazione tra inquinamento ambientale da rifiuti, patologie tumorali e mortalità ha ragione di esistere in questa terra. Quello che credo stia avvenendo (e ne sono ormai certo) è che “Gomorra” è arrivata anche da noi giù nel Cilento in paesi fino a qualche anno fa nemmeno riportati sulle cartine geografiche.

Cilento Report -03. febbraio 2016 -Credo non sia un caso l’aumento dei tumori nella mia terra. Troppo spesso sento parlare di persone, soprattutto giovani, che muoiono di mali incurabili, senza una spiegazione. Persone che nella loro vita non hanno mai toccato una sigaretta o abusato di qualsivoglia altra sostanza.

Ma la realtà dei fatti mi porta ad un amaro risultato, nel Cilento, patria della Dieta Mediterranea del mangiar sano e della longevità si muore giovani.

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TV Oggi, 19 dicembre 2016 - Nella terra, patria della dieta mediterranea e delle tante bandiere Blu le comunità locali sono maggiormente a rischio rispetto ad aree industriali e metropolitane. Con dati alla mano, ora è necessario capire le cause. Perché nell’area protetta l’incidenza di alcuni tipi di tumori é in percentuale il doppio rispetto ad aree della provincia di Salerno che si trovano praticamente ai confini del Parco?

Italia 2 Tv , 19 dic 2016 -L’annuncio della prossima creazione di un Osservatorio dedicato ai tumori nel territorio cilentano, e insieme l’appello alle istituzioni, ai comuni, all’ASL di Salerno, alla Regione Campania e alla magistratura per un cambio di marcia nelle rispettive attività, necessario per arginare il fenomeno in aumento delle malattie neoplastiche nel territorio del Parco. Il nuovo Registro raccoglierà i dati relativi ai malati di tumori della Provincia di Salerno per analizzarli e capire quanto e come l’inquinamento atmosferico derivante, in gran parte, dalla cattiva gestione ultraventennale del ciclo dei rifiuti nonché la contaminazione delle acque ha inciso, sta incidendo e inciderà sulla salute umana.

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Ecco che in un Parco nazionale dove non esistono fabbriche inquinanti il pericolo di tumori esiste ed è preoccupante. Con gli annunci su i mass media torna a galla la preoccupazione tra i cilentani, ma poi rimossa molto presto. Si riapre invece la paura e lo sgomento dopo gli annunci dei medici della Coop Parmenide. Questa volta però non sono quegli “untori” degli ambientalisti i colpevoli, ma i rifiuti tossici, interrati dalla camorra o abbandonati dai locali nel territorio in cui vivono. L’amianto libera le fibre che vengono respirate nostro malgrado, le sostanze tossiche dei rifiuti speciali penetrano nel terreno e quindi nelle falde acquifere che beviamo, e quelli irresponsabilmente bruciti liberano diossina.

InfoCilento- 26aprile 2017 - Patria della Dieta Mediterranea e dei centenari, ma anche terra dove i tumori sono in costante aumento. In alcune aree del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, è statisticamente preoccupante l’incidenza di alcuni tipi di tumori, che risultano in percentuali anche doppie rispetto ad aree industriali teoricamente esposte a maggiori fattori potenzialmente «inquinanti» per l’ambiente. Ci si ammala e si muore di tumore più a Vallo della Lucania e Sapri che non a Battipaglia ed Eboli

105 Tv , 18 novembre 2017 – “L'incidenza dei tumori a sud di Salerno è pari al dato nazionale e nel Distretto Sapri-Camerota è addirittura maggiore". Questo l'allarme lanciato dal dottore Luigi di Gregorio della Cooperativa Medica Parmenide nel corso dell'incontro sul ruolo delle associazioni in oncologia organizzato dall'associazione MAWU presso l'Aula Magna del San Luca di Vallo della Lucania..

Unico , Sabato, 18 Novembre 2017 - "I dati forniti dagli istituti di ricerca parlano chiaro: dal 2010, nel Parco Nazionale del Cilento, si registra una notevole ed ascendente incidenza del tasso tumorale. Tumore è una parola che fa paura e che inevitabilmente fa a cazzotti con l'orgoglio Cilentano, quello che disdegna "le critiche" e recepisce di buon grado solo "i numeri buoni". Quelli legati al turismo, in primis.

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Ma sarà forse un caso, ad esempio, che nel territorio costiero che comprende i paesi dove si campa essenzialmente di turismo come Pisciotta, Palinuro , Marina di Camerota, Policastro, Vibonati, Sapri gli abusi e gli illeciti da inquinamento rifiuti, anche pericolosi come il cemento-amianto , spesso incendiati con liberazione di diossina, siano così frequenti ? Ma altresì che i depuratori comunali non a norma, i fiumi inquinati, l’abbandono di cicche nell’ambiente e perché no il consumo di suolo e gli incendi dolosi della macchia mediterranea, siano abusi disseminati dovunque nel territorio? Esposti e segnalazioni sono all’ordine del giorno ma rimangono lettera morta.

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