LA FESTA DEL GRILLO, TRADIZIONE ANTICA ABOLITA E RIPRISTINATA PER I TURISTI
di Paolo Abbate | BlogNel mio “natio borgo selvaggio” , Firenze, esistevano molte feste tradizionali antichissime, molte delle quali perse col tempo. Tradizioni legate ad una civiltà contadina che ha lasciato il passo a quella industriale. Rimangono, sebbene abbiano perduto il loro valore e significato tradizionale, solo per attirare il sempre agognato turismo.
Da bambino ricordo con gioia lo sparo a piazza Duomo chiamato Scoppio del Carro, che risale al tempo delle Crociate, il gioco del calcio a piazza Signoria: ma soprattutto la “Festa del grillo” celebrata per l’Ascensione alle Cascine. Che festa per noi bambini e come non ricordarla con struggente nostalgia! La gioia era di tornare a casa con la gabbietta di sughero e filo di ferro, una foglia di insalata inserita e dentro il grillo canterino catturato dai tanti venditori nelle campagne fiorentine. Cantava, non cantava e dopo tre giorni moriva, povera bestiola, vittima di una tradizione centenaria.
Talmente antica che che esisteva già ai tempi di Michelangelo e le gabbie per i grilli dettero lo spunto al genio michelangiolesco per prendersi gioco di uno dei suoi “colleghi”.
Ma perchè nacque nella Firenze medioevale? Esistono due scuole diciamo di pensiero. “La prima descrive una festa legata ai riti primaverili durante i quali si eleggeva a protagonista il simpatico insetto canterino, ritenuto apportatore di gioie e di benessere; la seconda ritiene che il grillo, quando si presentava in orde massicce e invadeva le colture, non solo non portava fortuna ma costituiva al contrario una calamità per gli agricoltori”.
Ebbene quale festa tradizionale più sentita dai fiorentini, se non questa del grillo canterino alle Cascine? Fu abolita nel 1999 per il pericolo denunciato da varie parti della sparizione di questo insetto, tra l’altro personaggio importante del libro “ Le avventure di Pinocchio” di Collodi. Ma dopo 15 anni è ritornata per una deroga approvata il 7 aprile in consiglio comunale. Nella gabbietta però vengono inserite riproduzioni o addirittura solo un congegno che del grillo imita il verso Si ripete anche lo Scoppio del Carro, per non perdere non tanto le tradizioni antiche di Firenze, ma per riportarle nei depliant turistici come feste da non perdere.
Piangersi sopra? Non ci penso per nulla. Semmai mi rattrista la perdita della Firenze di una volta, trasformata in città turistica volgare e “bucaiola”, dove non torno se non per ragioni molto importanti.







