COME E' DELIZIOSO ANDAR...
di Paolo Abbate | BlogFinalmente sono riuscito a visionare il progetto della pista ciclabile da Sapri al Parco Marinella. Un percorso, pensate un po’, di 1.300 metri che i sapresi in tutte le stagioni percorrono volentieri a piedi. Ma occorreva spendere soldi pubblici per progettare questo percorso previsto e approvato dalla Comunità Montana Bussento, Lambro, Mingardo nel 2011.
Questo progetto definitivo dal costo complessivo di € 1.399.081,74, riguarda gli interventi di “riqualificazione e recupero ambientale della fascia costiera” nel tratto Villammare-Sapri, che ad essere sinceri risulta molto degradata, ad opera dell’uomo, come al solito.
La Comunità lo ha con annessi e connessi “ripudiato” e regalato al comune di Vibonati. Sulla fascia costiera, come tutti sapranno, correva il cordone dunale ricco di gigli di mare, interrotto in vari punti da lidi, alcuni fissi, da parcheggi auto, da manufatti più o meno abusivi.
Ebbene, riqualifichiamolo con giochi per bambini, spazi per lo sport, illuminazione, tanto verde spacciato per autoctono ( panchine, tendine, tappetini, perché no!) e la pista ciclabile (va tanto di moda) di 1300 metri. Più lunga era proprio impossibile perché oltre esiste la galleria. Ma udite udite! La pista percorre per tutto il suo tracciato sulla duna protetta, forse un ecosistema naturale unico rimasto ancora abbastanza intatto nel Basso Cilento.
I progettisti (progetto del 2004, approvato nel 2011) probabilmente non conoscevano l’importanza delle dune e passare sopra l’area dunale non costituiva secondo loro reato ambientale (la direttiva Habitat è del 1992 e la legge italiana che la recepisce del 1997). Ma chi se ne importa! L’importante è spendere un po’ di soldi pubblici e farci anche qualche guadagnuccio.
Adesso tocca al comune di Vibonati realizzarlo questo progetto per spendere i maledetti soldi stanziati, tutti e subito. Ma le associazioni ecologiste sono sul piede di guerra e pronte a chiedere un procedimento d’infrazione europeo se si compromette la fascia dunale super protetta; adesso anche da la legge sui reati ambientali del 2015.
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