QUANTI SANTUARI DEGLI ANIMALI !
di Paolo Abbate | BlogQuando tanto tempo fa mi capitava di passare da piazza Argentina a Roma rimanevo incantato a guardare il “santuario dei gatti” creato nei ruderi romani. Le gattare portavano il cibo necessario a mantenere quella popolazione di felini che altrimenti sarebbero morti. Mangiavano, giocavano, si riproducevano liberamente e riconoscevano e salutavano amorevolmente le benefattrici.
Pensavo che fosse il solo santuario esistente e forse allora lo era. Ma adesso scopro che ne sono nati moltissimi in Italia e nel mondo. Opera degli amanti degli animali, preferiti, giustamente direi, agli esseri umani. Li chiamano Santuari per animali liberi, oasi o fattorie vegane. Si tratta di luoghi in mezzo alla natura, dove gli animali vivono liberi, senza subire alcuna forma di sfruttamento. Animali salvati da sofferenze, paure, maltrattamenti: e quanti ce ne sono in giro, basta pensare ai circhi, ai laboratori di sperimentazione, agli allevamenti intensivi.
Perché allora, visto che vegano non sono ma animalista senza dubbio, non lasciare nel testamento (più tardi possibile) il mio appartamento, invece che ai parenti? La LAV ha accolto la mia decisione e nel terreno che hanno acquistato sorgerà un santuario degli animali.
Nel mondo scopro che ve ne sono tantissimi, nati spontaneamente o deliberatamente, ma sempre da persone amanti della natura e delle specie che la popolano, esclusi gli umani. Dimostra che sono sempre di più gli umani disgustati e direi arrabbiati delle responsabilità dell’umanità per il degrado della casa di tutti.

Quando si arriva nella bellissima isola sacra giapponese di Miyajima, a poco meno di un'ora di aliscafo da Hiroshima, i primi a dare il benvenuto sono i cervi, che qui sono liberi di circolare. Sono considerati messaggeri degli Dei e ormai sono talmente addomesticati da chiedere con simpatica insistenza cibo ai turisti.
Esiste una vera e propria isola felice dei gatti con splendidi felini che sono diventati i padroni indiscussi di una piccola tenuta a Prigorodny, nei pressi della siberiana Barnaul. E’nata, manco a dirlo, dalla passione dei gatti che una contadina russa da oltre un decennio, lei e il marito ospitano tutti i trovatelli che per un motivo o un altro arrivano nella sua fattoria.

In Giappone, si trova una piccola isola, Okunoshima, tra Hiroshima e Shikoku, divenuta l'isola dei conigli, dopo essere stata la sede top-secret di alcuni impianti chimici realizzati allo scopo di produrre e sperimentare armi chimiche, come il temibile gas mostarda. Secondo alcune fonti, i conigli sono stati portati a Okunoshima “proprio per testare gli effetti del veleno. Sarebbero stati rilasciati dai lavoratori con la fine della seconda guerra mondiale e la disfatta del Giappone.
Sempre in Giappone si trova un villaggio interamente dedicato alle volpi. Ma voglio finire con la spiaggia, a cui è stato dato il nome di Pig Beac. Esiste su un'isola delle Bahamas, dove “tondi, adorabili e simpatici maiali camminano ondeggiando sul bagnasciuga grugnendo ogni tanto di piacere. I teneri e socievoli maialini abitano da tempo immemore i lidi dorati dell'isola e trascorrono le giornate tra i raggi del sole e le trasparenze delle acque turchesi.”
© RIPRODUZIONE RISERVATA







