IL FRATINO, UN “TIPO DA SPIAGGIA”
di Paolo Abbate | BlogMa esistono ancora in Campania spiagge con fascia dunale, dove possa nidificare il Fratino?
In Italia circa in 10 anni la sua presenza si è dimezzata. In Campania è divenuto raro. Pertanto la specie è indicata come particolarmente protetta nella Direttiva europea “Uccelli”.
Proprio adesso, tra marzo e maggio sta arrivando da l’Africa dopo un lungo viaggio. Dove trova un habitat ideale si ferma e nidifica. Il piccolo trampoliere depone le uova, tre o quattro, su le nostre spiagge tra la flora tipica e il materiale organico depositato dalle mareggiate.
Ma le spiagge con la sua fascia dunale strettamente a lei collegata da un rapporto evolutivo naturale, sono diventate rare in Italia. nel Cilento poi, dove esiste il Parco nazionale, sono quasi del tutto scomparse per cause, manco a dirlo, antropiche. Quelle spiagge “sporche” non piacciono alle amministrazioni dei comuni rivieraschi, ossessionati dal turismo (sostenibile?), e di conseguenza ai gestori dei lidi balneari, ben felici di ripulire le spiagge dai materiali organici, compromettendo così l’habitat ideale del piccolo migratore.

A ragione il “Comitato nazionale conservazione Fratino” sta inviando una lettera che invita i comuni italiani a prestare attenzione alla gestione delle spiagge per tutelare il Fratino.(Charadrius alexandrinus il suo nome scientifico).
E’ un’iniziativa importante, intitolata "Una spiaggia per il Fratino", che mira anzitutto alla tutela di una specie a forte rischio di estinzione, invogliandola a ripopolare le spiagge italiane e in special modo quelle campane. Magari fosse la volta delle spiagge del Cilento, dove per la presenza del Parco nazionale dovrebbero esistere le condizioni ideali per il piccolo trampoliere.
Spiagge molto belle e rinomate esistono, ma l’attenzione alla natura soccombe agli interessi personali. Le fasce dunali indispensabili alla nidificazione sono spesso e volentieri compromesse dall’esigenze dei lidi balneari. Penso alle Saline di Palinuro, a quelle di Pisciotta e di Marina di Camerota, dove i lidi si installano addirittura sulla fascia dunale, distruggendola (vedi le Saline), o dove il materiale organico viene eliminato, magari con mezzi meccanici, o dove non si rispettano le distanze necessarie tra duna e stabilimento.

Forse solo a Villammare, ma non siamo più nel Parco, in località Oliveto esiste tutt’ora una spiaggia ancora libera con una fascia dunale ricca di vegetazione tipica, per adesso integra.
Ben venga il piccolo uccello migratore a deporre le sue uova su questa spiaggia, amministrazione comunale di Vibonati e Capitaneria di porto garanti della sua sopravvivenza.
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