CILENTO DA SCOPRIRE E DA VIVERE

IN CAMMINO PER LE STRADE DEL CILENTO. OGGI SI PERCORRE LA PERDIFUMO - ORTODONICO, UNA STRADA BELLA DA PERCORRERE, PER UN SUO FASCINO MOZZAFIATO DI UN MITICO MONDO NATURALE, FATTO DI UNA NATURA COLLINARE, CORNICE DI SPECCHI DI MARE, ASSOLUTAMENTE SENZA POSSIBILITÀ ALCUNA DI CONFRONTO. UNA GRANDE MERAVIGLIA DEL “CREATO CILENTANO”, DA TEMPO ABBANDONATA A SE STESSA, CON UN’INDIFFERENZA ISTITUZIONALE, OLTRE CHE IRRESPONSABILMENTE COMPLICE, GRAVEMENTE PREGIUDIZIEVOLE PER I TANTI CHE, OGNI GIORNO L’ATTRAVERSANO, METTENDO PERICOLOSAMENTE A RISCHIO LA PROPRIA VITA.

Dopo l’antefatto evidenziato dal carattere delle lettere in stampatello, voglio fare delle osservazioni umano/giornalistiche sui mali del CILENTO, una Terra sedotta ed abbandonata, in una grave sofferenza antropico - territoriale. Dal mare alla collina, il suo territorio soffre d’indifferente abbandono. L’agricoltura è sempre più residuale, con condizioni diffuse di desertificazione per la fuga in massa della sua gente, soprattutto giovani, negati al Futuro sui propri territori in crescente dismissione e sempre più indifferenti al mondo istituzionale che ne dovrebbe garantire una saggia conservazione e soprattutto quella dovuta sicurezza a chi ancora li vive, abbandonati a se stessi.

Un caso di grave indifferenza cilentana da parte delle istituzioni assenti è dato proprio dalla richiamata strada provinciale ORTODONICO-PERDIFUMO, a grave rischio incolumità per i tanti che, per le loro necessità quotidiane di spostamenti, la utilizzano percorrendola, nonostante la chiusura al traffico, stabilito dall’Ente Provincia che ne ha il possesso, nei due sensi di marcia con un cartello che appare e scompare, dove è scritto ”STRADA CHIUSA AL TRAFFICO”. Questa chiusura molto discutibile, in mancanza di transennamento, viene sistematicamente violata, trattandosi di un’arteria di cui tanta gente proprio non ne può fare a meno, correndo, così facendo, il grave rischio di tragedia annunciata. Non è purtroppo, ed è questa la cosa più dannatamente grave, un problema dal tempo corto. Sono anni che, vergogna istituzionale, l’Ente Provincia, fa finta di niente e tiene questa strada in condizioni di crescente, grave rischio. Tanto, nell’indifferenza complice, dei governi territoriali di Perdifumo e di Montecorice, a cui appartiene la “strada chiusa”, ed usata dai cittadini che si rifiutano di mettere in conto il grave rischio che corrono. C’è da chiedere e da chiedersi quali i passi fatti dalle richiamate amministrazioni singolarmente e/o come azione istituzionale d’insieme, alzando a giusta ragione la propria voce a tutela della vita dei loro cittadini, sempre più dai Diritti negati, anche se garantiti all’UOMO DEL MONDO, su tutta la Terra? Ma forse il Cilento è una Terra esclusa dall’universalità dei DIRITTI DELL’UOMO, così come previsto dalla Carta Universale che dovrebbe valere per tutti in ogni angolo della Terra. A considerare le cose cilentane sembra, purtroppo che tanto non è, dando ragione al principio secondo cui ogni regola ha le sue eccezioni. Che ingiustizia! Che tristezza umana! I deboli della Terra sono sempre più destinati a vivere da ultimi nella loro condizione triste di umanamente deboli e sottomessi a chi ha il potere e lo esercita a proprio uso e consumo, facendo il bello ed il cattivo tempo. Che mondo! Bisogna che rinsavisca, per evitare che continui ad essere la vergogna di sempre! Tanto, dando a Cesare quel che è’ di Cesare! Tanto, cancellando il CILENTO, erra dei saperi, da ombelico del mondo dei “Diritti negati” è così, restituendo agli utenti, almeno la strada da anni, solo formalmente chiusa, ma a grave rischio percorrenza. Caro CILENTO, svegliati! Umanamente non farti più oltre maltrattare, subendo in silenzio le violenze dei tanti altri sempre pronti a farti male ed a cancellare la Tua dignità umana, negandoti, così facendo, al Futuro. Così proprio non va! Così non deve essere! Caro Cilentano da protagonista di UMANITA’ fai valere, in quanto UOMO, ovunque e con chiunque, i tuoi Diritti di cittadino. E’ un dovere farlo! Il Futuro te ne sarà grato! Partiamo dalle cose concrete e vicine, vicinissime a NOI. Partiamo dalla viabilità a grave rischio sicurezza e soprattutto dalla strada provinciale ORTODONICO/PERDIFUMO. Da Cittadino di UMANITÀ, devi pretendere che sia una strada sicura (purtroppo non lo è); una strada che abbia tutte le garanzie di sicurezza per percorrerla in modo sicuro senza danni annunciati alla vita delle persone, con il grave rischio di una tragedia annunciata, poi ripagata istituzionalmente da lacrime da coccodrillo e/o da un “MAI PIÙ”, valido fino alla prossima occasione. Questa è l’ITALIA NOSTRA, dal Centro alle sue Periferie più estreme. Un’ITALIA dal volto sempre più disumano, assolutamente incapace di volersi bene e dall’insieme sempre meno SOCIALIZZATO e sempre meno con l’UOMO, ricco dei VALORI DELL’ESSERE al centro e capace oltre a volersi bene, di saper vivere insieme confrontandosi, dialogando e pensando a costruirsi il Futuro, fatto di UMANITA’, la sola grande risorsa per combattere e vincere il mondo senz’Anima di un Avere-Apparire ferocemente nemico dei VALORI DELL’ESSERE IN DIVENIRE. Da UMANITÀ DELL’ESSERE non abbassare mai la testa diventando sempre più, un silenzioso suddito. Ti faresti un male da morire che proprio non ti giova. Caro Cilentano Amico mio, partiamo dalle cose concrete, per fare insieme battaglie non violenti di civiltà. Partiamo dalla strada PERDIFUMO/ORTODONICO. Così com’è, mette a rischio le nostre vite da abusivi non tutelati. Alziamo la voce con i sindaci, con la Provincia e da protagonisti di civiltà, facciamo la nostra BATTAGLIA DI CIVILTA’ per una strada sicura e bella da vivere, avendo lungo il suo percorso, scenari cielo - mare - natura di una bellezza dell’Anima, veramente unici al mondo, con una mediterraneità grande risorsa dell’Anima per il suo mondo mitico e della Mente per i suoi saperi di UMANITÀ DELL’ESSERE, UNIVERSALMENTE INTESA. Con tutto questo, ancora ce ne stiamo silenziosi ed indifferenti? Basta! Da protagonisti, rivendichiamo i nostri DIRITTI da socializzare, per farli diventare DIRITTI DI UMANITÀ DELL’ESSERE DAI VALORI UNIVERSALI, così come nelle attese di vita di ciascuno di NOI UOMINI DELLA TERRA che, nel CILENTO, hanno le loro radici di UMANITA’UNIVERSALMENTE INTESA.

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