NON SOLO PUNTO NASCITE
di Paolo Abbate | BlogIl 15 dicembre tutti i paesi interessati al buon funzionamento dell’ospedale di Sapri scenderanno in sciopero per protestare contro la chiusura del “punto nascite”. E’ una grande mobilitazione che non si vedeva da tempo nel Cilento; ma che altro muove di più le emozioni della gente se non la nascita di un bambino, la vita che si rinnova?
Si nasce, si cresce, si muore: è il destino di tutti gli esseri viventi. Ma per morire di vecchia e non per malattie è necessario difendere la nascita e la crescita di un organismo vivente da tutto ciò che può determinarne la sua morte prematura.
Certo la sanità, ovvero la condizione di buona salute, fisica e psichica è un diritto sancito dalla Costituzione italiana, ma la Costituzione non ha poteri sullo smog che uccide più di una guerra; sulle neoplasie in aumento sul nostro territorio più della media nazionale; gli alimenti e l’acqua con microplastica; i veleni sparsi nei campi che ormai hanno raggiunto le falde acquifere; la deforestazione; e dulcis in fundo l’allarme degli scienziati sul cambiamento climatico.
E allora, la vita di quel bambino che nasce all’ospedale di Sapri sarà in grave pericolo, crescendo in un ambiente malato, se non saremo capaci di mobilitarci con la stessa energia contro la distruzione in atto degli ecosistemi naturali, nei quali nasce e cresce ogni essere vivente.
Il Comitato di lotta nato a difesa del punto nascite a Sapri dovrebbe chiamare la popolazione a protestare allargando le ragioni del dissenso alla difesa della sanità dei cittadini e dell’ambiente, che sono strettamente collegati e interdipendenti.
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