CANNALONGA INAUGURA LA FRECAGNOLA. LA MAGICA FIERA DELLA CAPRA BOLLITA TRA SUONI CANTI ED ECHI MITICI. 7 - 11 SETTEMBRE
Un filo magico tutto collega in questo paese cilentano! Nel paesino collinare, a 570 m. s.l.m., ai piedi del Monte Sacro (Gelbison), già il nome “Cannalonga”, richiama canne al vento sulle rive del torrente Mannoia, canne che simbolicamente, nel loro erigersi, uniscono il mondo terreno a quello celeste, spirituale, con la flessuosità del loro movimento agile, ma che non le spezza, captano messaggi eterni! Molte culture considerano purificatorio passare sotto un arco di canne! Con le canne si realizza il flauto di Pan, con il quale emanare il suono della Natura. La leggenda narra che Pan si innamorò di una Ninfa degli alberi, ma questa fuggì e, per non essere presa, chiese agli Dei di essere trasformata in canna, accortosene Pan ne fece un flauto dal suono incantato d’amore!!

Pan con il flauto tra le canne
Sembra che, secondo un antico rito, mangiare la capra è anche una richiesta di libertà, di cui questo animale è simbolo. Il vocabolo “CAPRICCIO” infatti deriva da capra, ed è una libera richiesta di qualcosa a tutti i costi.
Il corno caprino di Pan è quello in particolare simbolo di abbondanza.
Alla Fiera della Frecagnola abbondanza di esposizioni e vendite di tanti vari prodotti, da quelli gastronomici a quelli artigianali, mentre nell’aria risuonano musiche e canti. Tutto in questo luogo, la posizione, il nome, il rito della Frecagnola, si collega e conduce lontano, tra Miti e leggende, coinvolgendo in modo particolare nel fascino idoneo a questo Parco del Cilento. Questa Fiera dovrà sempre più evidenziarsi in questa sua fantastica magia al di là del tempo! Marisa Russo

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