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CANNALONGA INAUGURA LA FRECAGNOLA. LA MAGICA FIERA DELLA CAPRA BOLLITA TRA SUONI CANTI ED ECHI MITICI. 7 - 11 SETTEMBRE

📅 mercoledì 7 settembre 2011 · 📰 Spettacoli-EventiCilento

fiera della frecagnola cannalonga 2011 Pan
Credits Foto OpEd

Un filo magico tutto collega in questo paese cilentano! Nel paesino collinare, a 570 m. s.l.m., ai piedi del Monte Sacro (Gelbison), già il nome “Cannalonga”, richiama canne al vento sulle rive del torrente Mannoia, canne che simbolicamente, nel loro erigersi, uniscono il mondo terreno a quello celeste, spirituale, con la flessuosità del loro movimento agile, ma che non le spezza, captano messaggi eterni! Molte culture considerano purificatorio passare sotto un arco di canne! Con le canne si realizza il flauto di Pan, con il quale emanare il suono della Natura. La leggenda narra che Pan si innamorò di una Ninfa degli alberi, ma questa fuggì e, per non essere presa, chiese agli Dei di essere trasformata in canna, accortosene Pan ne fece un flauto dal suono incantato d’amore!!


Pan con il flauto tra le canne
Pan richiama alla capra, infatti ha in parte sembianza umana, ma zampe e corna di capra. Cannalonga accoglie con l’eco delle canne e di Pan caprino che danza e canta, spirito benefico, per il rito propiziatorio del sacrificio della capra bollita! Qui si compie da tanti anni tale rito per la Fiera della Frecagnola, Presidente dell’Ente Fiera Mimmo Pizzolante, la sua etimologia è vaga e discussa. Mercoledì 7 l’inaugurazione con le voci infantili degli allievi delle scuole elementari che intonano l’Inno d’Italia, alla presenza di varie personalità politiche. Ricordiamo che alla capra, secondo la leggenda, dobbiamo la scoperta del vino. Si narra infatti che Stafilo (= grappolo), pastore del re Eneo, portando al pascolo le capre, si accorse che una si attardava sempre e raggiungeva poi il gregge saltellando, arzilla ed euforica. Un giorno seguendola si accorse infine che strizzava e beveva dei frutti a grappolo, l’uva. Raccontato l’avvenuto al re, questi fece pestare l’uva e scoprì così il vino, bevanda saporita che rendeva euforici. Vino e capra quindi a Cannalonga, e non solo, per una cena particolare, tra musiche popolari. Per i carnivori ricordiamo che la carne di capra è saporita e salutare, oltre ad essere anche un rito benefico!

Sembra che, secondo un antico rito, mangiare la capra è anche una richiesta di libertà, di cui questo animale è simbolo. Il vocabolo “CAPRICCIO” infatti deriva da capra, ed è una libera richiesta di qualcosa a tutti i costi.

Il corno caprino di Pan è quello in particolare simbolo di abbondanza.

Alla Fiera della Frecagnola abbondanza di esposizioni e vendite di tanti vari prodotti, da quelli gastronomici a quelli artigianali, mentre nell’aria risuonano musiche e canti. Tutto in questo luogo, la posizione, il nome, il rito della Frecagnola, si collega e conduce lontano, tra Miti e leggende, coinvolgendo in modo particolare nel fascino idoneo a questo Parco del Cilento. Questa Fiera dovrà sempre più evidenziarsi in questa sua fantastica magia al di là del tempo! Marisa Russo

fiera frecagnola 2011

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