Rifiuti speciali, altamente pericolosi sversati nel Vallo di Diano. 38 persone rinviate a giudizio
di Paolo Abbate | BlogIl CODACONS di Vallo di Diano comunica di aver finalmente identificato i terreni del Vallo di Diano nei quali sono stati sversati rifiuti speciali. Provenienti da gran parte delle navi attraccate o comunque ormeggiate presso il porto di Napoli. per essere successivamente abbandonati su terreni agricoli e fondi o terreni siti nei comuni di Teggiano, di S.Pietro al Tanagro, di S Rufo, di S.Arsenio
Pertanto il responsabile dell’associazione, Roberto De Luca, richiede alle amministrazioni dei comuni suddetti di procedere alla bonifica immediata, “attesa l’estrema pericolosità derivante dalle attività criminali accertate in tema, in particolare, di smaltimento”.
L’inchiesta “Chernobyl” partì ben quattro anni fa, condotta dal sostituto procuratore Ceglie del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e adesso il GIP ha rinviato a giudizio 38 persone responsabili di “un disastro doloso ambientale cagionato dalle condotte criminose dei componenti della citata organizzazione criminale, i quali partecipando al sodalizio criminoso in modo continuativo e permanente ed apportando il proprio materiale contributo cagionavano dolosamente un disastro ambientale a causa dello spandimento ed illegittimo smaltimento dei rifiuti”.
Questo traffico illecito di rifiuti pericolosi provenivano probabilmente anchei dal ciclo di lavorazione degli impianti di depurazione operanti nella regione Campania e procuravano alla “associazione criminale” ingenti profitti.
Dunque non erano infondate le preoccupazioni dei cittadini del Cilento che paventavano un disastro ambientale grave causato dallo smaltimento di rifiuti tossici nel proprio territorio provenienti illecitamente da altre regioni se non addirittura dall’estero.
Paolo Abbate
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