PECORINO ALL’AMIANTO E MOZZARELLE AL GIGLIO DI MARE
di Paolo Abbate | BlogE’ da molto tempo, forse due anni, che discariche con amianto sono presenti sul greto del fiume Mingardo, area a protezione integrale e Sito di importanza comunitaria nel comune di Centola.
Segnalate, pertanto, e ripetutamente denunciate alle autorità competenti da singoli cittadini e associazioni ecologiste.
Ma le discariche sono ancora là, in attesa di essere trascinate in mare, come già successo, dalle piene del fiume.
Nel frattempo vi pascolano le pecore di un vicino pastore, brucando l’erbetta che cresce intorno alle discariche al cemento-amianto.


Potrebbe avvenire però che il pecorino prodotto avrà un leggero retrogusto di cemento-amianto.
Sulla duna della Cale del Cefalo, zona a protezione integrale e sito d’importanza europea nel Parco nazionale, pascolano invece vacche da latte, producendo danni evidenti alla flora psammofila protetta. Per i danni alla Cala prodotti dal turismo balneare l’Italia subì una procedura d’infrazione dall’Europa nel 2006, costata al nostro paese molte centinaia di migliaia di euro.
Ebbene è certo che la mozzarella prodotta dalle mucche al pascolo sulla duna presentino però un retrogusto al Pancratium, o giglio di mare, specie assai profumata, purtroppo quasi scomparsa sulla duna, e adesso in pericolo maggiore, vista la predilezione della mucca per la flora dunale.
Si avrebbe in tal modo due prodotti Doc da reclamizzare e esportare quali prodotti tipici del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni.
AGGIORNAMENTO
Il proprietario delle mucche è stato identificato e sono stati avviati un procedimento amministrativo e una denuncia dal CFS di Vallo della Lucania
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