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IL TEMPO E’ GALANTUOMO

📅 domenica 29 aprile 2012 · 📰 AmbienteSapri

ex cementificio sapri art abbate
Credits Foto OpEd

foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Tra giovedi e venerdi è crollata una bella fetta di volta dell’ex cementificio di Sapri, rischiando di fare una carneficina dei Rom accampati nell’area.
Carabinieri, polizia municipale, pompieri tutti accorsi sul posto a verificare il fatto “eccezionale”.

Però mica tanto eccezionale, perchè poteva essere benissimo essere previsto dagli esperti (architetti, ingegneri, geometri). Il cemento armato o calcestruzzo armato è un’invenzione relativamente recente e non è come si credeva eterno (le piramidi d’Egitto sono quasi eterne), perché entrambi i materiali che lo costituiscono sono soggetti a problemi che ne compromettono la resistenza nel tempo. Infatti il calcestruzzo, “se non adeguatamente protetto, può essere attaccato da sali presenti nell'acqua di mare e nell'aria in prossimità delle coste, da acidi dei fumi industriali, dal fenomeno della carbonatazione. Esso risente inoltre delle variazioni di temperatura, ed in particolare è vulnerabile al gelo.” Tutte condizioni di cui risente più o meno l’ecomostro nella baia di Sapri.



Quando fu iniziata la costruzione, cioè circa 50 anni fa, non era ancora cominciato ad essere usato l’acciaio inossidabile per l’armatura del calcestruzzo. Tale materiale è sensibilmente più costoso dell'acciaio "nero" (semplice lega di ferro e carbonio), ma non si arrugginisce con facilità.

Insomma , dopo 50 anni l’ex cementificio comincia a sgretolarsi, ma l’evento non era previsto dagli amministratori. Ecco perché nei programmi delle due liste che si affronteranno il 6-7 maggio, dopo diversi mesi di commissariamento, non è fatto un esplicito accenno di cosa farne di quell’ecomostro ingombrante.

Abbatterlo costerebbe troppo perché di proprietà privata. “Riciclarlo”come albergo o piccoli appartamenti per vacanze, o come sede di attività sociali e sportive - tutte proposte più volte avanzate - è meglio non farne esplicito cenno perché apparirebbero come promesse, dichiarazioni d’intenti difficilmente da realizzare. Gli ecologisti erano per l’abbattimento e la rinaturalizzazione dell’area, ma rappresentavano una proposta poco redditizia.

Adesso con il crollo è subentrato improvvisamente un problema di incolumità pubblica, cioè un guaio serio per il proprietario che ha speculato su questa presenza ingombrante per Sapri, e pertanto sta correndo a chiedere una perizia tecnica per decidere il da farsi.

Fortunatamente , per mancata manutenzione, il mostro sta cadendo per sua iniziativa. Il tempo è veramente galantuomo. Speriamo che sia seguita almeno la proposta ecologista!

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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