Sequestrata “l’isola ecologica” di Sapri

Il 30 ottobre in mattinata i NOE di salerno hanno posto sotto sequestro cautelativo il Sito di trasferenza, comunemente conosciuto come ex isola ecologica o meglio discarica, della città di Sapri.

Già da Luglio e forse prima il Nucleo operativo ecologico, dopo segnalazioni, aveva cominciato ad indagare – così riportano i quotidiani – su questo sito e finalmente dopo quattro mesi , arrivata anche un’altra segnalazione di Fare Verde Cilento . lo hanno sequestrato.

Ci si domanda perché dopo tanto tempo e come mai il sindaco rilasciava dichiarazioni che tutto era in regola e sotto controllo, e che Fare Verde si era confusa? Forse perché nel periodo turistico occorreva non allarmare i cittadini, specialmente i villeggianti, presentando con un sequestro una situazione di degrado e di inefficienza insostenibile? E’ solamente, mi raccomando, “un’ipotesi di lavoro”.

Le motivazioni del sequestro emerse dal verbale dei Noe, riportate dall’ufficio del sindaco, sono emblematiche: “ l’area in questione, oltre che ad essere gestita senza la prevista autorizzazione, risulterebbe priva dei requisiti minimi di salvaguardia delle matrici ambientali a causa della non completa impermeabilizzazione e della mancata realizzazione di un adeguato sistema di raccolta delle acque meteoriche, nonché del mancato utilizzo di idonei scarrabili ed altre contestazioni”.

Forse che Il percolato nauseabondo e il mescolamento nei cassoni di tutte le tipologie di rifiuti sono frutto di un montaggio fotografico, e altresì i tre tecnici denunciati, tra cui il responsabile del UTC, sono un accanimento degli investigatori?



Sta di fatto che Sapri risulta ultima tra i comuni per la raccolta differenziata, i sacchi di indifferenziata contengono di tutto, l’abbandono di rifiuti ingombranti tra cui rifiuti pericolosi, anche davanti al sito sequestrato malgrado il divieto, rappresentano problemi ancora non risolti, sebbene l’obiettivo “rifiuti zero” sia primario nel programma della nuova amministrazione.


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