Ritorno d’immagine
di Paolo Abbate | BlogGià da una settimana ma soprattutto dalla notte prima di Natale si avvertiva il cattivo odore sul lungomare, ma le centinaia di gente che la sera si trovava sul luogo per la festa non diceva niente. Arricciava il naso dicendo al massimo “che puzza!”. Probabilmente per il solito timore di non creare allarmismo o di un negativo ritorno d’immagine per la città non si è provveduto a chiamare chi di dovere a verificare cosa era successo.
Era la fogna che sfociava direttamente a mare perché, come ci spiegano, si era guastata la pompa di sollevamento collocata nell’area giochi del lungomare e i liquami sfociavano nel mare attraversi il vallone. Questo canale, che attraversa piazza Plebiscito, è secco ma a mare arriva molta acqua marrone che rivela la sua natura di fogna, inquinando quindi la baia di Sapri: famosa ormai per i progetti avanzati per rilanciare lo sviluppo e per le strisciate di schiuma giallastra che dopo le maree appaiono evidenti lungo la riva. Che sia acqua di fogna lo dimostra non solo la puzza ma anche i numerosi gabbiani che galleggiano lungo la costa, e che ogni tanto tuffano la testolina nelle onde per acchiappare qualche piccolo boccone che galleggia.


Insomma, sempre secondo qualche esperto cittadino, i canali dell’acqua chiara e nera corrono paralleli nella rete vecchia della città e allorquando piove molto si mescolano; oppure se si guasta la pompa di sollevamento o si inceppa, perché vecchia ed inefficiente, l’acqua di fogna sfocia direttamente a mare.
Il Consac (gestioni idriche – servizio ambientale) è responsabile del buon funzionamento della rete fognaria della città e dovrebbe, sempre per le informazioni ricevute, monitorare con frequenza: ma questo non succede. Il comune tuttavia è stato avvertito del problema ma è intervenuto solo oggi 27. I tecnici del Consac avvertiti dal comune hanno allargato il canale sulla spiaggia per permettere il defluire del liquame nel mare, e hanno estratto la pompa , transennando la zona per non far avvicinare i curiosi e i soliti “allarmisti”.
Problema cronico questo della rete fognaria della città, la cui economia è basata soprattutto sul turismo, periodo in cui si concentrano soprattutto le attenzioni della amministrazione cittadina con le manifestazioni, la cura dei giardini, la pulizia delle spiagge (ad opera dei volontari). E gli altri nove mesi dell’anno i sapresi non sono degni di godersi la città con la sua baia pulita, i suoi tramonti, le sue strade libere dai rifiuti di una differenziata inefficiente?
Paolo Abbate
© RIPRODUZIONE RISERVATA







