Menu
Cerca Effettua una ricerca

📰 Categorie

📍 Località

MARE VOSTRUM

📅 mercoledì 12 giugno 2013 · 📰 AmbienteCilento

12062013 distesa ombrelloni
Credits Foto

foto autoredi Paolo Abbate | Blog

L’estate è alle porte: il solstizio d’estate infatti cade, nel 2013, il 21 giugno. Si sono chiuse le scuole e tutti, o quasi, pensano di partire per il mare e le sue spiagge.

Quale migliore occasione di proporre il manuale presente sulla rete dei Verdi Ecologisti, che ricorda l’articolo 1 comma 251 della legge 296 del 2006: “è fatto obbligo per i titolari delle concessioni di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, anche al fine della balneazione”.

Questa norma è in vigore su tutto il territorio nazionale, approvata, su proposta dei gruppi parlamentari Ecologisti, dal parlamento italiano. Gli ecologisti ne vanno giustamente fieri e per l’occasione diffondono appunto il “manuale di difesa del bagnante”.




I cittadini si trovano, infatti, quando si recano alle spiagge, a dei veri e propri ostacoli. Spesso gli arenili sono sempre meno accessibili per chi non voglia pagare prezzi altissimi. Il mare, in molte parti del nostro litorale è ormai “oscurato” da muri e strutture di cemento, le spiagge libere sono quasi scomparse.


“La situazione italiana dal punto di vista dell’uso del demanio marittimo è una vera e propria anomalia. Concessioni pubbliche di terreno vincolato e protetto che noi (lo Stato) abbiamo dato in concessione a privati per realizzare limitate strutture per la balneazione, cabine, bagni ecc., fornire servizi e mantenere pulito e fruibile l’arenile, ha portato i cittadini a non poter godere del diritto di andare al mare senza pagare un biglietto d’ingresso” - dichiarano i Verdi ecologisti.

Questa forte privatizzazione voluta dalle lobby di balneari e consentita dalla politica accondiscendente non ha uguali nel mondo. Da Nizza a Rio De Janeiro infatti andare al mare a prendere il sole in spiaggia è gratis e si paga solo il noleggio ombrelloni-sdraio, se richiesto.

In Italia invece una famiglia italiana ogni giorno paga per andare al mare, spesso solo per farsi un bagno, un biglietto d’ingresso a un costo medio di 15-20 euro.


“Questo vademecum – si dichiara nel manuale - vuole essere anche un piccolo contributo per una rinnovata voglia di riprenderci il mare che ci appartiene e che norme antiquate e di stampo medioevale, hanno concesso in esclusiva a poche decine di soggetti della cosiddetta “Imprenditoria Balneare”, con la complicità di una certa classe politica e di istituzioni “distratte”.

Quale è adesso la situazione sulle spiagge italiane? Solo nel 2006, con la legge citata, è cambiata la legislazione che impediva l’accesso libero dagli stabilimenti. In seguito la Comunità Europea in relazione agli articoli 43 e 49 del Trattato CE ha emanato la Direttiva Bolkenstein n. 123/2006/CE. per la tutela dei principi comunitari della libertà di stabilimento e di non discriminazione. L’Unione europea ha prodotto anche l’avvio di una procedura di infrazione nei confronti dello Stato Italiano.

Le concessioni hanno la durata anche ventennale, mentre si sono prorogate tutte le concessioni in scadenza fino al 2015.

“Cosa fare? - raccomanda per finire il manuale - Resistere, resistere, resistere! Facciamo rispettare i nostri diritti e chiediamo che siano puniti gli abusi”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

BLOG di Paolo Abbate - La pagina corrente è autogestita

Cilento Notizie su GNews
Leggi il nostro regolamento dei commenti prima di commentare.