LE MANI SUI PARCHI NATURALI
di Paolo Abbate | BlogLeggiamo con sgomento sul Forum nazionale “Salviamo il paesaggio” (12- 2013) che ieri è stata approvata al Senato la mozione di urgenza per la modifica della legge quadro sulla aree protette, cioè la 394/91che regola la vita dei parchi naturali. Il disegno di legge S.119 porta la firma del senatore Pdl D’Alì che secondo indiscrezioni “è ancora sotto inchiesta per mafia nel trapanese”.
I Parchi per sopravvivere hanno estremo bisogno di fondi (per pagare anche i propri dipendenti) che lo Stato non versa regolarmente. “Con questa legge invece, dichiara l’Associazione394, risulterebbero così addirittura “premiati”, in termini di finanziamenti, non più i Parchi che sanno bene conservare la biodiversità e il paesaggio (vere ricchezze delle aree protette), bensì quelli che autorizzeranno nel proprio territorio il maggior numero di impianti “aventi un impatto ambientale”. Impianti di grandi dimensioni cioè e impattanti che oggi sarebbero logicamente vietati. Un evidente conflitto, considerato che il Parco è anche deputato al rilascio dei nulla osta.
Si parla tanto di priorità della politica rispetto all’economia, dichiara il Forum, ma deve essere tutto un bluff vista l’incapacità di aprire un serio confronto su questioni vitali per l’Italia. Basti pensare alle pressioni dei petrolieri e alla pronta disponibilità per trivellare le coste italiane.
“Da anni è iniziata infatti una lenta erosione delle aree protette, da anni tutto il territorio del Bel Paese, dalla natura al paesaggio, dalle aree archeologiche alle ricerche sul campo, sono in lenta ma inarrestabile decadenza”. Cosa si approva invece con estrema urgenza? Una legge che premia economicamente gli Enti gestori delle aree protette che autorizzeranno nel proprio territorio il maggior numero di impianti “aventi un impatto ambientale”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA







