PULIAMO IL MONDO!
di Paolo Abbate | BlogInvece di fare dichiarazione d’intenti bonifichiamolo veramente questo mondo inquinato dai rifiuti, agendo localmente. Basterebbe che ogni comune – sindaco e assessori in testa - girassero nel proprio territorio per accorgersi quanto c’è da pulire, e cominciassero a farlo. Una cosa tuttavia ci conforta : il fatto che qualche comune (vedi Celle di Bulgheria), segnalata una discarica nel suo territorio fa un sopralluogo e si adopera a bonificarla. Questo dimostra che quando c’è la volontà politica i problemi possono essere risolti.
Siamo andati in una zona bellissima, sopra la baia di Sapri, dove esistono pinete secolari, anche di cipressi altissimi , un antichissimo ponte in pietra , resti di strada con basoli, considerati romani, un torrente sul quale ancora appare un antico mulino . Tutto fa pensare che la zona fosse un tempo abitata e frequentata ma, ahinoi !, si assiste ad un desolato degrado fatto di rifiuti abbandonati in ogni luogo, alcuni anche con amianto, o bruciati e ancora fumanti. Ci sono anche rottami di ferro e una macchina sfasciata con tanto di targa; ma il proprietario la paga ancora la tassa di circolazione?
La zona è sicuramente conosciuta e rinomata per il suo valore naturalistico e storico, tanto è vero che il nome della località, Pineta Carnala, è inciso su un tabellone di legno, un poco consumato, vicino al ponte.

Buttati nella scarpata, i rifiuti finiranno con le piogge nel torrentello che scorre nella vallata e quindi in mare, attraverso certamente i numerosi “valloni” tombati , che attraversano Sapri. Al proposito, che fine ha fatto lo studio che l’università di ingegneria di Torino realizzò con gli studenti un anno fa?
Continuando la strada sterrata che si inerpica sulla montagna si arriva ad una nuova “isola ecologica”, senza dubbio provvisoria in attesa di una nuova che verrà realizzata in zona alta e ventosa . Che dio non voglia, perché il vento impetuoso che soffia nella zona farà volare i sacchetti di plastica fino in città.
Messi in allarme da questa bella notizia siamo ritornati al Timpone, risultata vuota. Insomma , si apre una nuova “isola” al posto di quella vecchia, sequestrata e dissequestrata per consentirne la bonifica. Una visitina a questo sito dimenticato rivela però montagne di rifiuti di ogni tipo fuori il cancello . Anche sacchetti gialli di indifferenziata che lasciano perplessi e fanno pensar male.

Insomma ce n’è da pulire in questo pezzettino di mondo che è Sapri, prima che qualche associazione ecologista catastrofista sia spinta a denunciare questa cronica situazione di degrado ambientale.
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