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📅 sabato 18 gennaio 2014 · 📰 AmbienteCilento

18012014 passerelle cala del cefalo
Credits Foto

foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Finalmente il comune di Camerota ha interdetto, dopo molto tempo, le passerelle di legno che conducono all’arenile di Cala del Cefalo.

Agenti atmosferici e vandalismo gratuito hanno ridotto questi corridoi, realizzati ad inizio febbraio 2009, e costati 150 mila euro con il progetto “Life Natura 2000” che prevede la gestione di questo importante Sic (IT 8050041), un percorso ad ostacoli molto pericoloso.

E’ bene ricordare che questo progetto di gestione, realizzato dalla ditta TEMI, per il quale il responsabile unico del procedimento era l’ingegnere De Vita, direttore del Parco nazionale - fu necessario dopo la richiesta d’infrazione che due importanti associazioni ecologiste avanzarono all’Unione europea nel 2006 per il degrado e gli illeciti riscontrati su questo sito. Le direttive europee impongono infatti che dopo sei mesi dal riconoscimento di un Sito d’importanza comunitaria la necessità di realizzare un progetto di gestione del medesimo. L’infrazione, grazie ai numerosi documenti presentati, fu riconosciuta dall’Ue e l’Italia fu condannata a pagare 300 mila euro al giorno. Fatevi il conto di quanto il Paese ha pagato in 3 anni di incuria.


Così il Parco, ente gestore, pensò di realizzare una recinzioni di paletti di legno e corda, completamente vandalizzata dopo poco tempo, e queste passerelle rialzate di 50 centimetri sulla duna, dirette verso i lidi balneari sulla spiaggia, eccetto alcune trasversali.

cala


Ma il legno usato era molto scadente e come abbiamo già accennato agenti distruttivi sia atmosferici che umani hanno fatto il resto. Pertanto molte si sono spezzate, e si spezzeranno, al passaggio dei visitatori.

L’associazione lidi e il Parco firmarono un protocollo d’intesa che prevedeva tra l’altro fra i compiti dei gestori dei lidi “Azioni attive di tutela e salvaguardia delle zone dunali a monte delle concessioni “: quindi anche la tutela delle passerelle sulla duna che, bisogna dirlo, furono realizzate forse non specificamente per scopi didattici come si potrebbe credere dai tabelloni del Parco posti lungo il percorso, ma per servire essenzialmente i lidi sulla spiaggia.

cala


Insomma, dopo mesi di incuria e di mancata manutenzione qualcuno passando è rimasto probabilmente incastrato tra le assi marce che hanno ceduto spezzandosi e ha protestato vivamente. Chissà che qualcuno non si decida anche a sporgere denuncia: speriamo di no!

In questi giorni il comune di Camerota ha provveduto a bonificare il parcheggio Ciclope dai rifiuti ed a interdire finalmente l’accesso alle passerelle pericolose.

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