I COMMERCIANTI E LE BUSTE DI PLASTICA
di Paolo Abbate | BlogUn’inchiesta recente sull’uso dei sacchetti di plastica tra i commercianti dava a quest’ultimi la responsabilità maggiore a disattendere la legge del 2011 su l’abolizione di questi oggetti inquinanti. La responsabilità aumentava notevolmente nei centri commerciali.
In altre parole sono i commercianti ad invogliare il cliente a richiedere la famigerata busta,una delle maggiori responsabili del degrado ambientale.
A Sapri un commerciante, per essere precisi Vito di 27 anni di professione fornaio, sembra proprio andare “contro corrente”. Vende il pane ed altri cibi cotti involgendoli nella carta (senza la pellicola di plastica) o ponendoli in una busta, sempre di carta.
Non potevamo dunque come convinti ecologisti rivolgere al commerciante virtuoso delle domande: un’intervista nel merito insomma.
D – Quando avete eliminato le buste di plastica, anche quelle biodegradabili?
R – La nostra piccola azienda , a gestione famigliare, è sempre stata molto sensibile e anche attiva per tutti i temi dell’ecologia. Pertanto abbiamo colto la palla al balzo quando è uscita la legge sull’eliminazione delle “shoppers”di plastica. Ricordo bene che informammo la nostra clientela che dal 1 gennaio avremmo sospeso la distribuzione di tali buste a favore dei classici sacchetti di carta.
D – Perché prendeste questa importante iniziativa?
R – Era un ottima ragione per sensibilizzare la gente alla necessità che ognuno di noi facesse un “sacrificio” ogni giorno in favore dell’ambiente, partendo da un piccolo gesto come può essere l’’acquisto del pane quotidiano.
D – Che iniziative intendete prendere adesso?
R – Ogni anno, in occasione delle festività natalizie, regaliamo ai nostri clienti delle “sportine” in tela abbastanza capienti da contenere comodamente 5 o 6 nostri prodotti. Da una settimana, inoltre, abbiamo deciso di eliminare poco alla volta anche gli imballaggi, quali plastica e polistirolo, vendendo sfusi alcuni prodotti, come i taralli.
R – Ovviamente non è stata facile, e non lo è ancora oggi, questa iniziativa di sensibilizzazione a favore dell’ambiente. L’uso spropositato delle shoppers di plastica è molto radicato. Tuttavia possiamo ritenerci soddisfatti perché nel nostro esercizio sono state completamente eliminate e da parte dei nostri clienti otteniamo una completa collaborazione.

Vito conclude con un messaggio di speranza.
Con un po’ di attenzione da parte di tutti potremo ottenere maggiori risultati per quel che riguarda la raccolta differenziata, anche a Sapri. Abbiamo per quel che ci riguarda posto fuori del negozio degli appositi contenitori dove porre i rifiuti differenziati. Purtroppo dobbiamo constatare che ancora molte persone non sanno differenziare bene i loro rifiuti. Occorre quindi far capire che con più attenzione possiamo ottenere risultati migliori per tutti noi e per l’ambiente.
Per parte nostra non possiamo che concludere considerando che l’homo sapiens è specie egoista, ovvero pensa esclusivamente ai propri interessi personali. Ma se l’umanità non razionalizza questa tendenza negativa e non comprende, dando innanzi tutto in prima persona l’esempio, che è anche suo interesse tutelare il pianeta in cui vive, finisce inevitabilmente in un oceano di plastica.
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