DECORO URBANO
di Paolo Abbate | BlogFra i molti significati di decoro vi è quello proveniente dal latino, cioè bello, conveniente. C’è modo e modo quindi di abbellire e rendere appunto decoroso la città in cui si vive. Considero Sapri la mia città, anche se sono nato altrove, perché vi abito da molto tempo.
Girando per le vie del “centro storico” , strette da muretti in pietra che nascondono i numerosi giardini e orti, si osservano diversi aspetti che rendono decorosa oppure no Sapri. Le vie che osservo sono per lo più degradate per la pavimentazione in pietre o asfalto in molte parti saltata. Anche le strade più larghe, dove due anni fa passò il Giro d’Italia, presenta il medesimo indecoroso aspetto. Furono per l’evenienza asfaltate ma evidentemente molto male, forse per la fretta. Non è proprio conveniente- credo - aspettare l’occasione di un prossimo Giro che passi per Sapri!

Ma le stradine dove passo hanno un aspetto poco decoroso anche per le erbe di vario tipo che spuntano alla base dei muretti. La città beneficia senz’altro del verde: più ve ne è di piante e meglio è: per i cittadini che respirano l’aria, per gli uccelli, e anche scoiattoli, che vi nidificano, ma di queste piante alla base dei muretti non vi è proprio bisogno.
Oddio!, il mio cagnetto passando vicino ai ciuffi di erba ama molto alzare la gambetta – è un maschio – e farvi lo schizzetto. Le “fatte” però le raccolgo diligentemente per cui tutte le deiezioni indecorose che si osservano per le stradine non sono certamente imputabili al mio amico a quattro zampe.
Passeggiando, si può osservare ancora rifiuti vicino ai portoni: rifiuti non differenziati come si dovrebbe e deposti nei giorni non stabiliti. Gatti e cani vagabondi rompono i sacchetti dell’umido e lo sparpagliano intorno. Non è certo colpa loro, ma di coloro che li depositano “abusivamente”, e degli eco vigili che dovrebbero vigilare. Come dovrebbero vigilare e sanzionare i marciapiedi occupati da grossi vasi, seggiole e tavolini dei bar e hotel (autorizzati o abusivi?), che ostacolano il passaggio e costringono ad esempio una carrozzina a scendere sulla strada. Non è certo conveniente, siamo sulla statale 18!

Vorrei citare un caso emblematico che non so come catalogare se decoroso o stravagante. E’ un edificio rosa che si è sviluppato in alto perché non aveva spazio sufficiente per svilupparsi in largo. Grazie all’architetto si presenta così bizzarro da sembrare quasi “bello”. Ma rappresenta un modello da non imitare … mai più.
Non trascuriamo di parlare di tanto altro che renderebbe bella e vivibile una cittadina come Sapri. Ad esempio la casa dell’acqua, la raccolta degli oli usati, l’abbattimento dell’ex cementificio, il cinema teatro Ferrari, la pulizia delle spiagge dopo forti piogge, un depuratore efficiente per la popolazione estiva, il ripascimento della spiaggia erosa a causa del porto. Ma ne dimentico molte altre, lasciate nel cassetto delle promesse e delle dichiarazioni d’intenti.

I lati belli Sapri tuttavia li presenta. L’edificio riportato in copertina e alla fine dell’articolo, e altri che compaiono all’improvviso nel centro storico, i giardini e i frutteti che fanno capolino dietro i muretti delle stradine sono decorosi nel vero senso della parola: danno decoro alla città, tanto da far apparire una piccolezza le mammole e le pansé che decorano le aiole della Villa e del lungomare.
Mi scuso se non riporto le immagini di altre cose belle della città, ma è solo per mancanza di spazio.

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