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Scimpanzé ladri per fame: colpa dell’uomo

📅 sabato 25 ottobre 2014 · 📰 AmbienteCilento

25102014 gli scimpanze
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foto autoredi Paolo Abbate | Blog

Siamo in Uganda, ai margini della foresta del Kibale National Park dove vivono comunità di scimpanzé. Come è noto questi primati hanno un patrimonio genetico molto vicino a quello dell’uomo: insomma sono molto intelligenti e posseggono una grande flessibilità comportamentale.

L’uomo ha danneggiato e disturbato sia con la deforestazione che con una significativa pressione demografica umana il loro habitat naturale dove trovavano da sempre il cibo per la comunità. Ma intorno alla foresta il loro “cugino umano” coltiva in terreni strappati alla foresta estesi campi di mais, e così gli scimpanzé subito dopo il crepuscolo, anche durante una buia notte senza luna, spinti dalla fame compiono raid nelle coltivazioni. Non si spostano solo gli esemplare adulti e più forti ma anche “soggetti più vulnerabili, come le femmine con cuccioli aggrappati a loro”.

E’ quello che hanno scoperto un gruppo di ricercatori capeggiato da Sabrina Krief, una nota primatologa del Museum national d’histoire naturelle di Parigi. I ricercatori sono rimasti sbalorditi dal comportamento disinvolto degli scimpanzé mentre utilizzano addirittura un albero caduto come ponte per attraversare un fossato profondo un paio di metri e largo altrettanto, destinato a proteggere i campi coltivati dagli elefanti. “Gli scimpanzé sembrano rilassati ed oscillano con disinvoltura tra i rami” , dichiarano i ricercatori stupiti altresì del fatto che le scimmie non sembrino prendere in considerazione i rischi che corrono con le loro incursioni.


Gli scimpanzé non gridano e non mostrano segni di stress mentre compiono i raid notturni, sebbene dovrebbero essere estremamente cauti e guardinghi, anche perché un terzo degli scimpanzé hanno cicatrici o arti mancanti proprio a causa degli scontri con gli esseri umani.

Il furto nei campi è però un’attività sempre più pericolosa per gli scimpanzé e chi ci rimette sono sempre gli animali selvatici. Se i contadini “spesso si limitano a tirargli pietre o a spaventali sbattendo i coperchi delle pentole, altri cercano di ucciderli”, pertanto l’acuirsi del conflitto con gli uomini potrebbe portare all’estinzione degli scimpanzé.

Un vero danno per la biodiversità ma anche per l’homo sapiens perché «gli scimpanzé quando sono malati consumano delle piante particolari» ; partendo quindi dalla loro osservazione, la ricercatrice Sabrina Krief è riuscita ad isolare una ventina di nuove molecole con proprietà farmacologiche. Scoperte che potrebbero avere conseguenze positive per la coabitazione tra uomini e scimpanzé “ladri-farmacisti” nelle aree densamente antropizzate. «Un’avventura scientifica ed umana eccezionale – conclude la primatologa francese – che ci fa misurare fino a che punto gli scimpanzé ci siano vicini.”

Ed è estremamente necessario tutelarli.

(tratto da Greenreport 23 ott. 2014)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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