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LA TORMENTATA VICENDA DELLA SCOMPARSA DI ETTORE MAJORANA NEL LONTANO 27 MARZO 1938

Sempre più misteriosa la scomparsa di Ettore Majorana.
La pretesa parola fine del caso in una sentenza della Procura di Roma che, purtroppo, non fa assolutamente luce sulla scomparsa del fisico misteriosamente avvolto dal silenzio del nulla nel 1938 a soli 31 anni.

📅 mercoledì 11 febbraio 2015 · 📰 AttualitàCilento

11022015 majorana
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foto autoredi Giuseppe Lembo | Blog

Torna di attualità la triste vicenda del giovane fisico italiano Ettore Majorana che lavorò con Enrico fermi nella Scuola di Via Panisperna, ricevendone gli apprezzamenti di un “genio della scienza”; un riconoscimento simbolo, nel panorama scientifico mondiale, solo di pochi.
Ettore Majorana, il fisico geniale Ettore Majorana, scomparso nel lontano 1938, torna, purtroppo, ancora una volta di attualità cronachistica; tanto, con grande amara delusione per chi, da tanto lungo tempo, aveva occupato la scena, ricercando la verità su di un caso a cui è sempre più difficile porre la parola “fine”; un caso di fatto mai risolto e che sicuramente non si risolverà mai più.
Ed ora più che mai, facendo crescere la confusione, la Procura di Roma, non mette assolutamente la parola fine e tanto meno dà quelle certezze invocate dai tanti che hanno chiesto una tomba per Ettore Majorana; una tomba certa e non virtuale, dove poter riaccendere “quegli amorosi sensi” che uniscono il mondo dei morti a quello dei vivi, tenendone sempre viva la memoria anche per quelli che verranno e che, come nel caso Majorana, non possono continuare ad essere scippati della verità, forse scomoda, legata al più grande mistero del secolo scorso.
Il caso Majorana, di cui mi sono per lungo tempo occupato con testimonianze e scritti presenti anche sul web nel mio sito (www.giuseppelemboscrittore.it) è un caso che, purtroppo, non può finire qui.
Non si possono assolutamente buttare a mare le ipotesi concretamente fondate, riguardanti la sua scomparsa, con un fantasioso ritrovamento in Venezuela a Valencia, così come testimoniato, secondo il dispositivo della sentenza romana da una foto del 1955, che ritrae il presunto Ettore Majorana, quasi cinquantenne, mentre girava per Valencia a bordo di una scintillante Studebaker in un atteggiamento dal sorriso altrettanto scintillante. Trattasi di un assoluto ed inedito fuori programma.

Ettore Majorana non sapeva guidare e non aveva mai conseguito la patente; tra l’altro, c’è, l’altrettanto, fuori programma del suo fare gioioso e godereccio che proprio è difficile poter riconoscere allo scienziato Majorana, un uomo solo, un uomo fortemente provato da profonde sofferenze dell’anima, dal volto sfuggente e dagli occhi sempre tristi.
Che bufala questa verità! Questa poco scientificamente certa verità, con cui chiude il caso, la Procura di Roma!
Chi ha ritenuto opportuno chiudere il caso Majorana scrivendo una sentenza così strutturata, conosce poco o niente dell’uomo-scienziato Ettore Majorana, un uomo ed uno scienziato caratterialmente poco propenso al sorriso e tanto meno al sorriso sfavillante.
Così riconosciuto e descritto, quel Bini - Majorana, proprio non può essere il nostro tanto amato e ricercato Ettore Majorana. Non è, Ettore Majorana, lo scomparso!
Non è assolutamente il nostro amico scienziato, considerato da tutti quelli che l’avevano conosciuto, prima di tutto, un uomo solo, un uomo fortemente bisognoso di umanità.
La sua triste scomparsa-fuga, conseguente ad una grave crisi esistenziale per le sue scoperte scientifiche e per tutto quello che potevano rappresentare per il futuro dell’umanità è da “caso” inviolato ed assolutamente impenetrabile; il tutto, per una profonda crisi di coscienza per gli sviluppi che avrebbe poi avuto la fissione del nucleo di uranio ed il suo potenziale distruttivo.
Ettore Majorana dal profondo della sua timidezza e delle sue manifeste inquietudini, si organizzò con un rigore da vero scienziato, anche il protagonismo dell’invincibile silenzio; anche il mistero della sua impenetrabile scomparsa.
Tanto, più e meglio del dispositivo di una qualsiasi sentenza, è ben evidenziato proprio dalle parole di Enrico Fermi che, nel 1939, quando la polizia decise di smettere le ricerche, disse “Ettore era così intelligente che, se aveva deciso di sparire dal mondo senza farsi trovare, è inutile che continuano a cercarlo”.
Le parole di Enrico Fermi che aveva definito Ettore Majorana un “genio”, illuminano di luce propria i contorni di un caso-scomparsa che, purtroppo, non ha avuto e non avrà mai quella tanto attesa fine, per chiudere definitivamente la vicenda terrena legata al caso Majorana; un tormentato caso del secolo scorso che continua senza risultati concreti ancora oggi.
A questo punto è opportuno così come si conviene, pensare solo ad onorare la sua memoria, così come merita, anche senza quella tomba, luogo-testimonianza della fine della sua vita terrena che nessuno, forse consapevole del pensiero così come espresso dalle parole illuminanti di Fermi, ha saputo dare a noi comuni mortali, purtroppo e sempre fortemente addolorati da tanto e tale vuoto-mistero; da tanto e tale sofferto dolore per la scomparsa-mistero che forse rimarrà tale per sempre.
Del fisico Ettore Majorana, ormai scomparso da 75 anni non si saprà mai dove e come è scomparso; avremo cercando, sempre e solo verità fantasiose, come quelle contenute nella sentenza della Procura di Roma, che chiude il caso Majorana con la verità assolutamente incerta di una sua presenza a Valencia, in Venezuela, sotto il falso nome di un altrettanto misterioso buontempone dal falso nome Bini - Majorana, ma di fatto riconosciuto nella persona del tanto ricercato scienziato italiano, da 75 anni rubricato come Ettore Majorana, lo scomparso.
Purtroppo, forse è meglio così per sempre. Ettore Majorana, lo scienziato Majorana, è e sarà per la storia d’Italia e per il mondo della scienza italiana e del mondo, sempre e solo Ettore Majorana lo “scomparso”.
La verità romana, una notizia non notizia abbondantemente strillata, è, purtroppo, una vera bufala. Ha poco, se non addirittura nulla, condivisione nel mondo di chi si è attivamente occupato del caso Majorana.
Una notizia giudiziaria, così come annunciata, che convince poco o meglio dire niente.
Dello stesso avviso è anche il fisico Antonio Zichichi e Stefano Roncoroni, autore nel 2012 del libro “Ettore Majorana, lo scomparso”.
La verità della Procura di Roma di Ettore Majorana cinquantenne, nel 1955 a Valencia (Venezuela) convince veramente poco o niente. È prima di quella data che ne era stato di Ettore Majorana lo “scomparso”?
Il suo presunto periodo godereccio, (che bufala!) in quel di Valencia, così come da riscontri-testimonianza affidati ad una fotografia che identifica il Bini - Majorana, senza alcuna ombra di dubbio in Ettore Majorana, è limitato ai soli anni 1955-1959. E poi? E prima di quella data, dal 1938 anno della scomparsa al 1955?
Di nuovo dopo il 1955, anche del Bini-Majorana non ci sono tracce; si torna nel buio più profondo, con Ettore Majorana lo “scomparso” eccellente del secolo scorso.
Non è possibile un’apparizione – scomparsa, per poi ricadere nuovamente nel mistero più assoluto.
Mi sarei aspettato una chiusura credibile e definitiva del “caso” del secolo scorso, con riscontri oggettivi sulle caratteristiche genetiche dello scomparso fantasiosamente ritrovato.
Naturalmente e semplicemente, dopo l’apparizione negli anni 1955-1959, chi ha visto e dove, il fisico geniale Ettore Majorana? Dove è poi vissuto e quindi eventualmente morto con un riscontro oggettivo sul DNA dello scomparso Majorana, presuntamente identificato da una foto in quel di Valencia, nella misteriosa persona Bini-Majorana?
Niente di tutto questo. L’importante che il caso sia ormai chiuso e che la bella foto del dongiovanni Bini - Majorana (che offesa per l’intimità profonda ed impenetrabile di Ettore Majorana lo scienziato!), sta a testimoniare che, per cinque anni, ha vissuto a Valencia amico di un meccanico, un certo Fasani che lo avrebbe accompagnato sulla sua sfavillante Studebaker ed in cambio di un prestito di cui, viene detto, lo scienziato necessitava urgentemente, rompendo la sua riservatezza di sempre, si fa addirittura fotografare, mettendo così in forse la sua ferma volontà di rimanere per sempre “lo scomparso”.
È solo dalla fotografia verità del Bini-Majorana, la prova provata che si tratta proprio di Ettore Majorana, lo scienziato italiano scomparso nel 1938.
Un mistero profondo ed impenetrabile; nel corso degli anni ha affascinato tanti studiosi, che hanno dato al caso la loro verità; tra questi anche Leonardo Sciascia autore del libro”La scomparsa di Majorana”
Anch’io, come già anticipato ho scritto non poco su Ettore Majorana lo scomparso; sono scritti prevalentemente giornalistici con, tra l’altro, possibile ipotesi della scomparsa di Majorana nel Cilento (tutti sul web www.giuseppelemboscrittore.it).
Nel 2013 mi sono nuovamente occupato della scomparsa di Ettore Majorana con uno scritto su Mr. Magazine -settembre 2013-; l’occasione mi è stata offerta da un nuovo libro sul caso Majorana - Autore Stefano Roncoroni, parente di Majorana; il titolo del libro edito dagli Editori Riuniti, “Majorana, lo scomparso”.
Così come detto nelle illuminanti pagine del libro di Roncoroni, la verità sul caso Majorana era ed è da ricercare soprattutto nell’ambito della famiglia Majorana, da sempre ostinatamente chiusa nel più profondo silenzio.
Alle mie insistenti richieste di una dovuta collaborazione da parte della famiglia, il nipote, fisico come lo zio, Ettore Majorana junior, figlio di Luciano Majorana, con cortese apertura e disponibilità ha risposto (risposta pubblicata sul richiamato numero della rivista Mr. Magazine)”gentile professore Lembo, ho letto il suo scritto e la ringrazio per l’accorato interesse intorno alla figura di Ettore Majorana fratello di mio padre Luciano Majorana. Purtroppo rilevo incertezze e punti di vista da me non condivisibili. Spero comunque che lei continui ad essere stimolato dalla sua vita scientifica più che alla tanto misteriosa quanto tragica scomparsa,su cui tanto si specula irresponsabilmente su giornali, libri e reti informatiche. Cordialmente, em”.
Concludo, invitando calorosamente la magistratura italiana a non occuparsi inopportunamente del caso Majorana. Ormai interessa poco sapere delle sue “romanzate” vicende terrene.
Ettore Majorana lo scienziato è e deve essere solo patrimonio dell’umanità e noi italiani ne dobbiamo conservare, con grande orgoglio, la memoria, tramandandone il ricordo di generazione in generazione.
Se il prof. Ettore Majorana junior nipote del “nostro” Ettore vuole dare il suo contributo di verità, facendo cadere i tanti segreti conservati dalla famiglia Majorana, l’Italia e gli italiani tutti gliene saranno grati, mettendo così la parola fine ad una scomparsa eccellente, molto spesso, usata ed abusata, come dice il nipote, irresponsabilmente.
Tanto e solo per quella giusta attesa di una giusta e concreta verità; di una giusta e concreta parola fine al caso Majorana, facendo così cadere i veli del mistero fitto sulla scomparsa del nostro grande scienziato Ettore Majorana.
Se c’è questa volontà, da parte della famiglia Majorana, di dare l’atteso contributo per arrivare alla tanto ricercata verità, è un bel regalo all’Italia che può così finalmente chiudere il caso senza ulteriori ed inutili percorsi di verità inventate.
Questo, sempre che la famiglia Majorana, erede di quella sofferta scomparsa, decida di aprirsi alla verità. Se non succede, perché così si vuole, è veramente giusto affidare il caso alla sola intelligenza umana del silenzio eterno.
Mentre si discuterà, speriamo ancora solo per poco, di Majorana lo scomparso, credo e rivolgo il mio appello caloroso, fortemente condiviso da tanti del mondo scientifico italiano, alle Università di Roma e di Napoli, affinché, propongano, come dovuto, alla memoria di Ettore Majorana, lo scienziato, il fisico geniale, il “Premio Nobel per la Fisica”, in quanto uomo di scienza geniale, patrimonio immateriale dell’Umanità, che onora con il suo sapere scientifico, l’Italia ed il mondo intero.
Tanto, considerata la genialità delle sue conquiste scientifiche dal valore intramontabile a cui e solo a cui, possiamo legare e per sempre il nome di Ettore Majorana, cancellando e per sempre la parola “lo scomparso”, in quanto, è stato ed è cittadino italiano del mondo universalmente inteso.
Concludo, chiedendo il silenzio. Tanto, senza inutilmente accapigliarsi in nuove soluzioni al caso, con altrettanto nuovi e fantasiosi ritrovamenti.
Dico che è umanamente bello, rispettandone la grande memoria, porre qui la parola fine senza appello, immaginando Ettore Majorana “lo scomparso”, dal 1938 fino alla fine dei suoi giorni, un libero cittadino del mondo, avendo avuto per casa, la casa mondo che è patrimonio comune di tutti gli uomini della Terra ed alla sua morte un sepolcro imbiancato che mi piace pensare come sepolcro mondo, comune ai tanti scomparsi senza nome che possiamo immaginarlo, volendo, come il possibile sepolcro con dentro le spoglie mortali di Ettore Majorana, libero cittadino del mondo, grande genio italiano; grande uomo di SCIENZA.

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