DAL SUD, UNA POLITICA PER L’UOMO

LA CULTURA UNA GRANDE FORZA PER UN NUOVO UMANESIMO MERIDIONALE.
LA CULTURA UNA GRANDE FORZA PER SALVARE L’ITALIA
IL SUD È L’ITALIA
IL SUD È IL MONDO
RINNOVARE E FAR NASCERE IL SUD SI PUÒ.

RINNOVARE E FAR RINASCERE IL SUD SI DEVE
L’”ESSERE” PER IL SUD È UNA GRANDE ED INSOSTITUIBILE RISORSA.
AL PRIMO POSTO DEL SUD C’È L’ESSERE
L’ESSERE PER IL MONDO È UNA GRANDE RISORSA DI CUI L’UOMO NON PUÒ
FARE ASSOLUTAMENTE A MENO

Sarà l’uomo con la sua cultura, i suoi saperi ed i suoi valori universali etno-antropologici a cambiare il Sud ed i Sud del mondo. Ne sono certo lo farà; ne sono certo saprà farlo.
Il protagonismo dell’uomo nuovo, dell’uomo dell’Essere cambierà il mondo. Cambierà il futuro, cambierà il futuro dell’uomo del mondo, dando al mondo un nuovo umanesimo, basato sui pilastri di un’umanità universale con in sé la grande forza del WELFARE UNIVERSALE che rigenererà il mondo. Che sarà rigeneratrice del mondo. Un mondo nuovo con un uomo nuovo che avrà le radici antiche dell’ESSERE e dei valori dell’ESSERE, universalmente intesi.
La società siamo noi. Anche tu sei la società italiana.
L’Italia, la tua Patria, ha bisogno di te in quanto società d’insieme che deve diventare futuro italiano, purtroppo, da troppo lungo tempo cancellato da un notabilato politico, disumanamente senz’anima.
Ascolta la flebile voce italiana. Ti sta chiamando; ci sta chiamando; sta lanciando il suo disperato S.O.S. con parole allarmate e tristi che suonano così “Cari italiane e italiani, ascoltate la mia voce; non voltatevi dall’altra parte, facendo finta di niente. Ho bisogno, tanto bisogno di voi generosa gente italica, protagonista di una società amica che si rifiuta e con forza di essere cancellata dalla mala politica che vive di soli maledetti egoismi di un presente assolutamente indifferente al futuro; al futuro italiano possibile per il nostro grande Paese, un Paese caro al mondo, oggi nanisticamente maltrattato da un mondo politico che proprio non sa volersi bene ed altrettanto, non sa volere bene agli italiani dal consenso abusato e solo e sempre fine a se stesso.
Basta! basta subire ingiustamente e disumanamente! Basta subire facendo e facendoci male!
Svegliati Italia! svegliamoci e rimettiamoci in cammino come umanità d’insieme che deve saggiamente agire da protagonista ed essere parte di un insieme sociale di una società libera umanamente forte e partecipe nelle decisioni importanti che riguardano la vita di tutti noi; di tutti noi italiani, intelligenti protagonisti di un futuro che il notabilato del potere unico, vuole cancellare,al fine di ridurci a plebe italiana; a popolo senz’anima negato al futuro.
Dobbiamo assolutamente cambiare! È un sacro dovere di tutti noi garantire il futuro ai nostri figli ed ai nostri nipoti.
Le loro generazioni, maledettamente negate al futuro ne hanno naturalmente diritto oltre che bisogno per non morire d’Italia.
Un diritto che va tutelato e garantito, per così garantire l’Italia che verrà; è questo, un grande dovere italiano della società dell’essere che non vuole assolutamente morire di disperata asfissia di falso protagonismo dell’avere e dell’apparire, un grave male, un grave danno del nostro tempo che è del tutto indifferente alla cultura, ai valori, ai saperi ed al futuro del mondo, inteso come mondo d’insieme solidale, fortemente animato dalla grande anima del welfare universale, così come nei pensieri-testamento del sociologo - umanista Zygmunt Bauman.
Che fare? Da dove partire? Dalla gente, la grande protagonista di futuro.
Ascoltando la gente; ascoltando, prima di tutto, le grandi voci lontane e facendo propri gli esempi dei grandi uomini lontani, parte di un passato che ci appartiene.
Come recita la nostra Costituzione (art. 1) il primo nostro grande impegno dovrà essere quello di garantire a tutti gli italiani lo sviluppo della persona umana e della dignità di uomini.
Tanto, mettendoli in condizione di vivere con dignità la loro vita, sempre più spesso maltrattata e violentata dai crescenti egoismi umani.
Con grande rispetto per l’altro bisogna pensare di agire nel rispetto della democrazia che è tale, se garantisce l’uguaglianza dell’uomo nei diritti, rendendo, così facendo, la società, una società dei giusti, con grande rispetto della dignità umana e per altro sempre più abbandonato a se stesso.
Liberiamoci dall’immobilismo. Apriamo le porte al futuro innovandoci, partendo, prima di tutto, da NOI, in quanto persone.
Diamoci da fare per trasformare il presente che ha bisogno di NOI! Di NOI protagonisti, cancellando il grave e diffuso indifferentismo dell’ormai agonizzante politica italiana, da tempo, senz’anima, che va negando il futuro, riducendo e gravemente, la libertà del nostro essere uomini liberi in Italia, in Europa e nel mondo.
La libertà del nostro essere uomini liberi è un grande valore; occorre vigilare per evitare di perderla; per evitare che le condizioni diffuse di un’umanità senz’anima possano cancellarla dal futuro italiano, cancellandone la democrazia e la politica del confronto partecipato, presupposto e base di una società concretamente democratica e civile.
A tutela delle nostre libertà c’è la Costituzione italiana una saggia carta d’insieme che trasuda in lungo ed in lago i suoi valori di libertà che, come cittadini liberi, dobbiamo saper conservare al futuro.
La nostra determinata presenza ed attiva partecipazione, oltre che un diritto, è anche un responsabile dovere; un dovere di buoni cittadini da compiere, in quanto, in Italia e nel mondo non siamo assolutamente soli, ma una parte di un tutto umano che in sé ci appartiene, come insieme di uomini di un presente che deve saggiamente diventare futuro; di un presente che assolutamente non può essere cancellato al futuro.
È questo il protagonismo che vogliamo; è questo il protagonismo che dobbiamo all’Italia del presente che deve diventare futuro, grazie a NOI tutti; grazie anche al nostro fare condiviso ed alla nostra partecipazione di cittadini che, a denti stretti, vogliamo essere cittadini attivi ed intelligenti protagonisti di un presente che, con la nostra grande forza d’impegno comune deve diventare futuro.
Abbiamo davanti a noi una grande battaglia di civiltà da combattere ed assolutamente da vincere.
Una battaglia di civiltà saggiamente incitatrice per cambiare, evitando di correre il grave rischio di essere disumanamente cancellati dal futuro.
Tanto, non possiamo permetterlo! Tanto, non dobbiamo assolutamente permetterlo, negando, così facendo, il futuro italiano ai nostri figli ed ai nostri nipoti. Non è nel possibile italiano che tanto accada!
Volevo scrivere, punto per punto il manifesto programmatico, come percorso d’impegno del lavoro da compiere, camminando insieme.
Pur volendolo fare, ho deciso di non farlo, perché è insieme, come un insieme di futuro, con l’attivo protagonismo di NOI, della cultura italiana delle idee che diventano fare condiviso, che dobbiamo scriverne, descrivendone punto per punto, il nostro cammino umanamente condiviso che ci deve saggiamente traghettare nel futuro italiano possibile.
Leggendo questo appello, segnalate i punti programmatici in cui vi ritrovate come italianità d’insieme che serve al futuro italiano, per non morire d’Italia.
Molti degli spunti possibili vengono dalle cose già dette, una vera e propria piattaforma - guida, con cui e su cui il nostro Movimento - Laboratorio di idee può e deve costruire insieme l’Italia del futuro; un’Italia nuova da recuperare al futuro possibile, evitandone la fine, che cammin facendo, diventa sempre più tristemente, futuro negato; futuro cancellato ed assolutamente rifiutato da tanti italiani che non vogliono morire d’Italia e che sono convintamente decisi a lavorare insieme per costruire un mondo nuovo, un mondo dal futuro possibile, anche per gli italiani delle nuove generazioni, il cui DOMANI, dipende da NOI; dal nostro impegno di attiva partecipazione, per non morire di Italia dismessa.


RIFONDIAMOCI!
PER UN’ ITALIA UMANAMENTE E SOCIALMENTE NUOVA,
SCROLLIAMOCI DI DOSSO IL TRISTE PERCORSO DI UN PASSATO PARTITICO CHE HA FALLITO CON LA SUA EGOISTICA RAPPRESENTANZA DI POTERE ORMAI DELEGITTIMATO E CHE, A PASSI VELOCI VA VERSO LA FINE, DA TEMPO ANNUNCIATA.
NON STIAMO A GUARDARE!
NON DELEGHIAMO IN BIANCO AGLI ALTRI QUELLO CHE È ANCHE NOSTRO E CHE, NECESSARIAMENTE, PER COSTRUIRE IL FUTURO E GARANTIRLO A QUELLI CHE VERRANNO, DEVE VEDERCI ATTIVAMENTE PARTECIPI E SAGGI PROTAGONISTI DI PERCORSI DI UN FUTURO POSSIBILE PER QUELL’APPARTENENZA UMANA DI UN INSIEME SAGGIAMENTE CONDIVISO PASSATO - PRESENTE - FUTURO.

L’ITALIA DELLE CULTURA È
UNA GRANDE E SAGGIA FORZA PER IL NUOVO ITALIANO
PARTENDO DALL’ITALIA DELLA CULTURA INSIEME COSTRUIAMO
UN GRANDE LABORATORIO DI IDEE IN CAMMINO PER UNA NUOVA ITALIA;
PER UN’ITALIA DI UN FORTE INSIEME SAGGIAMENTE SOLIDALE
DA PROTAGONISTI DIAMO VITA AD

UN
MOVIMENTO
POLITICO - CULTURALE
PER CAMBIARE L’ITALIA

È QUESTA UNA BOZZA
DEL MANIFESTO E DEL PROGRAMMA DA SCEGLIERE INSIEME

UN MANIFESTO ED UN PROGRAMMA RICCO DI IDEE ITALIANE PER UNA NUOVA ITALIA; PER UN’ITALIA DEGLI ITALIANI CHE NON VOGLIONO MORIRE D’ITALIA NANISTICAMENTE RIDOTTA A PALESTA DI EGOISMI DEI FORTI SUI DEBOLI; DEI DOMINANTI DEL TUTTO PER SÉ SUI DOMINATI.
QUESTO LABORATORIO-MOVIMENTO È IL MIO, IL TUO, IL NOSTRO MOVIMENTO DI INSIEME UMANO PRIMA ANCORA CHE POLITICO ATTIVAMENTE PARTECIPATO, FATTO DI VALORI E DI IDEE NUOVE COME CONTRIBUTO UMANO PER SALVARE L’ITALIA DAL DECLINO E RESTITUIRLA AL FUTURO, PROTAGONISTA DI UN NUOVO UMANESIMO, ISPIRATO AL PRINCIPIO DEL WELFARE UNIVERSALE CHE SARÀ PARTE DI UN’UMANITÀ NUOVA ED ACCOMPAGNERÀ IL CAMMINO DI UN NUOVO UMANESIMO DELL’UOMO DEL TERZO MILLENNIO, CON AL CENTRO L’UOMO NON LE COSE; L’UMANITÀ NON LA RICCHEZZA.
PARTENDO DALLA CULTURA CHE UNISCE E CI UNISCE, CAMMINIAMO UMANAMENTE INSIEME, VERSO IL NUOVO ITALIANO; VERSO IL NUOVO CHE, PARTENDO DA NOI, DEVE DIVENTARE NUOVO UMANESIMO ITALIANO, UN PRIMO SAGGIO PASSO DELLA NOSTRA UMANITÀ, PER UN NUOVO UMANESIMO UNIVERSALE CON ALLA BASE UN WELFARE CHE UNISCE L’UNO ALL’ALTRO UOMO, EVITANDO IL MALE DEGLI EGOISMI CHE UCCIDONO E CI UCCIDONO COME MANCATA UMANITÀ DI INSIEME UN GRAVE DANNO PER L’UOMO DELLA TERRA E LA SUA UNIVERSALITÀ CHE, COSÌ FACENDO, MUORE DI UOMO.

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