MILANO CREATIVA. È LA CAPITALE DEL “FARE ITALIANO”
di Giuseppe Lembo | BlogMentre l’Italia arretra, con grave e diffusa sofferenza, soprattutto al Sud, c’è un’altra Italia, con Milano, attiva “capitale del fare italiano”.
È una civiltà, quella milanese, attivamente creativa; è il simbolo del fare italiano, dalle dimensioni europee ed oltre che guarda intelligentemente agli orizzonti europei e globali di un mondo umanamente nuovo, dove è di grande ed insostituibile importanza la creatività umana, unitamente alle idee che diventano fatti.
Questa è la Milano del terzo Millennio! Questa è la Milano italiana che sa coraggiosamente costruire intelligenti percorsi creativi ed imporsi, attraverso il suo saggio fare, all’attenzione dell’Europa e del mondo globale più in generale!
Milano crede intelligentemente al futuro; è convintamente innovativa. Il suo saggio cammino innovativo è soprattutto nelle startup.
Anche in questo suo nuovo percorso di futuro è la prima in Italia. E’ la capitale dell’innovazione dell’Italia saggiamente creativa con 1.091 startup sulle 6.916 prodotte in Italia.
Milano anche se tecnologicamente ancora carente, è comunque attivamente impegnata nella ricerca; tanto, incamminandosi, così facendo, al nuovo italiano che deve recuperare i ritardi di un’innovazione assolutamente sempre più necessaria al dinamismo creativo, una grande ed indispensabile risorsa delle creatività umana, da cui dipende il nuovo italiano e del mondo.
Milano rappresenta l’eccellenza italiana; più di tante altre realtà italiane ha ben capito l’importanza del dinamismo creativo per costruire lo sviluppo possibile sia umano che territoriale.
Tutto dipende dal dinamismo creativo per i cambiamenti possibili oltre che necessari; per i cambiamenti umani e territoriali necessari alle diverse umanità della Terra per non rimanere indietro e così creare quelle condizioni di sviluppo grazie alle quali l’uomo si garantisce al futuro, evitandosi, così facendo, di essere una risorsa umana dal futuro negato.
La Milano dal forte dinamismo creativo, crede nel futuro possibile; per questo obiettivo utilizza tutte le strade che percorrendole, diventano strade dello sviluppo, con al primo posto le risorse umane, unitamente alla conoscenza, alla base di ogni possibile dinamismo creativo, per un nuovo che garantisce anche il futuro umano, mancando il quale è sempre più un futuro negato, come tristemente avviene per la gran parte d’Italia e degli italiani destinati a rimanere indietro; destinati ad essere ultimi e dal futuro negato.
La Milano animata da forte dinamismo creativo in tutte le direzioni possibili, è una realtà italiana che funziona. Tanti gli eventi garantiscono tra l’altro, presenze record di turisti.
Prima di tutto la Milano creativa sa volersi bene; tanto, attivando saggiamente percorsi creativi culturalmente protagonisti di futuro, con alla base startup innovative che aiutano a vincere i tempi di crisi ed a reinventarsi il futuro.
Un futuro italiano assolutamente possibile così come dimostrato dal dinamico mondo milanese che ha saputo fare della creatività innovativa, una grande risorsa per lo sviluppo umanamente possibile.
La Milano del territorio meneghino è una realtà saggiamente dinamica; un polo urbano-territoriale fortemente dinamico, con un tessuto economico solido ed in continua espansione.
Questa Milano, capitale italiana del nuovo dinamismo creativo, grazie alle sue risorse umane, ha intelligentemente raggiunto l’importante traguardo di città internazionale; di città di eventi dal rilevante spessore internazionale.
Ultima, in ordine di tempo, è la sua attenzione per la cultura. Per la cultura dei Libri in particolare, con il suo fantastico e saggio mondo di intelligente creatività affidata alle tante pagine dal fascino creativo, dai saperi condivisi e dai valori che servono ad umanizzare la vita dell’uomo, rendendolo saggiamente amico l’uno dell’altro.
Tanto con percorsi di saperi che producono conoscenza e saggezza umana di chi li cerca e li scopre per così diventare intelligente protagonista del nuovo del mondo a cui, in tutti i tempi della vita, per non rimanere indietro, necessita il dinamismo creativo, una grande risorsa per un mondo nuovo; per un mondo saggiamente in cammino, per una società attivamente creativa e protagonista di innovazione.
La Milano del suo nuovo dinamismo creativo è a più facce. Oltre alle sue eccellenze di lunga data, quale il design attraverso il Politecnico o le eccellenze della medicina-salute, attraverso i suoi percorsi universitari o la sua eccellente rete di insieme umano, unitamente al suo diffuso fare creativo, con al centro le innovazioni che sanno guardare al futuro, è vigilmente presente nel mondo dei saperi, nel mondo delle conoscenze e del pensiero umano per l’uomo in quanto ESSERE e con tutta la sua valorialità di pensiero dell’ESSERE affidata al mondo dei libri.
Si tratta di un mondo di rilevante importanza umana; di un saggio mondo, insostituibile strumento di futuro e fonte di saperi per attivare nell’uomo sempre nuovi percorsi di creatività umana.
Milano, orgoglio italiano, è anche questo; è soprattutto questo.
Milano oltre che ricca di una forte anima sociale, ha in sé anche una dinamicamente crescente anima culturale. È l’anima di una società fortemente aperta alla cultura; alla cultura universalmente intesa, racchiusa nella saggezza dei Libri, le cui tante pagine, rappresentano in sé l’anima del mondo.
A Milano, approda finalmente la Fiera dell’Editoria italiana alla sua prima edizione. A Milano si parla di Libri, una grande risorsa del pensiero umano. Si è parlato di Libri dal 19 al 23 aprile alla Fiera di Rho.
Un evento culturale importante per l’Italia e la città meneghina, una realtà italiana saggiamente viva e capace di rigenerarsi in tante sue valenze creative che guardano al mondo per renderlo un mondo umanamente nuovo; che guardano al futuro con il grande impegno di garantirlo a quelli che verranno.
Tanto, in un mondo sicuro ed in cammino verso le sue nuove certezze; Milano ha un concreto simbolo di vitalità di insieme universale condiviso in Porta Nuova, la zona delle ex Varesine, che Manfredi Catella, presidente di COIMA, ha definito un luogo nuovo ed importante per Milano, in quanto simbolo di un nuovo paesaggio culturale prima ancora che urbanistico.
Tanto, in virtù di quel suo saggio cambiamento che, superando le dinamiche fortemente e gelosamente protettive del suo passato, lo ha trasformato in luogo d’insieme dalle dinamiche saggiamente nuove; in un luogo di umanità d’insieme dalle dinamiche moderne ed innovative.
Un vero e proprio acceleratore del fare che ha dato a Milano un ruolo centrale nella trasformazione culturale e creativo, per un progetto d’insieme condiviso ed universalmente inteso, pensato e realizzato come il nuovo milanese; come il nuovo italiano; come il nuovo del futuro possibile ed assolutamente necessario per garantire con saggia umanità, il futuro del mondo.
Tanto, partendo da Noi, protagonisti di futuro, disponibili a percorsi di umanità da IO/NOI.
Milano con i suoi saggi percorsi del fare d’insieme, basato soprattutto sul nuovo dinamismo creativo, è un importante acceleratore per l’Italia; ha tutto le carte in regola, se corrisposto dalla saggezza condivisa degli altri, al fine di svolgere un ruolo da traino nella trasformazione culturale italiana, importante tassello per una più generale trasformazione del Paese Italia che deve partire proprio dalla cultura per nuovi percorsi creativi, assolutamente necessari al futuro in cui credere, dando attivamente, il proprio contributo.
Il nuovo creativo di Milano deve diventare nuovo creativo italiano, forte tra l’altro di un’anima sociale globalmente intesa e capace di generare la tanto necessaria fiducia d’insieme di cui ha tanto, tanto bisogno il futuro italiano e del mondo, nel suo rapporto locale - globale (glocal).
Una caratteristica di saggezza meneghina tutta da condividere, è quella della sua anima sociale, con un suo welfare in progress al punto da essere la prima città d’Italia, così come nel pensiero/testamento di Zygmunt Bauman, che ha indicato al mondo per salvarsi e per costruirsi insieme un futuro possibile, un “welfare universale”, il frutto di una cultura del sociale con un suo privato sociale intelligentemente attento a costruire progetti di sviluppo, finalizzati in modo innovativo ad essere solidali verso gli altri. Ad essere solidali verso gli altri che soffrono e che per riportarli ad una comune condizione di umanità normale, hanno bisogno di una diffusa crescita collettiva, possibile solo migliorando l’insieme umano di riferimento; tanto, imponendosi diffusamente attraverso un nuovo modello di dinamismo creativo.
È quanto sperimentalmente si sta intelligentemente facendo a Milano, una parte importante dell’Italia, da trainare nella sua più generale trasformazione culturale.
Siamo di fronte a delle sfide. A delle importanti sfide che devono essere saggiamente affrontate e vinte, percorrendo insieme il messaggio/testamento del sociologo Bauman.
Un messaggio/testamento che ha in sé, prima di tutto, fondamentalmente il nuovo del mondo, salvandolo grazie all’impegno di insieme, dalla catastrofe umanitaria di un violento scontro tra chi ha e chi non ha, tra chi vive di privilegi e chi muore di “Stato di fame”.
È urgente e necessario dare risposte ai bisogni; dare risposte soprattutto ai bisogni di chi in Italia e nel mondo continua a vivere ai margini; continua a vivere da predestinato a morte sicura per il suo “Stato di fame”.
Ha assolutamente e saggiamente ragione il Sindaco di Milano Giuseppe Sala a dirci ed a dire intelligentemente soprattutto all’Italia ed al mondo che, “l’atmosfera di positività contagia tutti i soggetti rendendoli più consapevoli e responsabili di una crescita collettiva”.
Partiamo da qui! Come Italia e come italiani saggiamente responsabili ed attenti al futuro del mondo, camminiamo insieme e costruiamo insieme percorsi di umanità condivisa, con un diffuso contagio di un protagonismo umano consapevole e responsabile di una crescita collettiva.
Siamo ad un pezzo d’Italia saggiamente rigenerato; la mutazione genetica di Milano, sarà sicuramente utile all’Italia più in generale.
Tanto se, soprattutto da Roma e dall’intero insieme italiano, si penserà positivo; si penserà concretamente a cambiare, dando le tanto attese risposte ai bisogni degli esclusi; ai bisogni di chi, nell’indifferenza, continua a vivere ai margini di un’umanità possibile, come diritto umano di tutti i cittadini italiani, nessuno escluso.
Bisogna, cambiare! Bisogna, cara Italia, che fai attivamente e saggiamente tuo, l’impegno umano e culturale di Milano; tanto, facendo in modo che quella nascente atmosfera di positività meneghina, contagi in lungo ed in largo l’Italia, rendendo gli italiani soggetti attivi e consapevoli del nuovo italiano finalizzato ad una crescita collettiva, superando gli egoismi disumani e crudeli del tutto per sé.
Un tutto per sé che può, alla fine di un travagliato percorso di umanità disumana, portare con sé alla fine del mondo, facendo morire il mondo che non ha saputo vivere saggiamente insieme, nel saggio rispetto degli uni per gli altri.
Milano, con la sua Porta Nuova, simbolo della rinascita milanese, se non devia dal suo saggio cammino d’insieme, guardando saggiamente al futuro, può diventare il simbolo della rinascita italiana.
Deve necessariamente diventare il simbolo della rinascita italiana! Tanto, pensando insieme a quella crescita collettiva che non c’è e che, purtroppo, è lontana, lontanissima dagli orizzonti italiani, sempre più tristi e dal futuro negato, se non ci sarà, come a Milano un’inversione di tendenza italiana. Un tendenza finalizzata al saggiamente nuovo italiano.
Tanto, partendo dalla cultura e dai saperi, il primo oro del mondo per tutti gli uomini della Terra, purtroppo e sempre più tristemente ammalata di UOMO, per sola sua colpa e dal destino segnato, negato com’è, al futuro possibile.
L’Italia ha assolutamente bisogno di congiunture positive; di congiunture, come quelle di Milano con Porta Nuova, il simbolo della nuova vita; di una vita concretamente positiva e carica di futuro possibile per il più grave e diffuso, nuovo italiano.
Il nuovo italiano ha bisogno di Noi; siamo di fronte al nuovo che ha bisogno di sinergie e di sagge opportunità di crescita per un futuro che, in questo nostro Paese, è assolutamente possibile, essendo in sé, un grande scrigno di risorse culturali e di umanità positive con le radici in un passato importante, grande ricchezza per il nostro futuro.
La cultura e gli spazi culturali come la Fiera del Libro a Rho, nella sua prima edizione, danno di Milano, una dimensione nuova.
Una dimensione nuova, con una grande capacità di trasformare, per il più generale bene italiano, i problemi in soluzioni, contribuendo così, con un saggio fare d’insieme, a far crescere tutto il Paese, sempre che lo voglia.
Sempre che si impegni in percorsi di vita saggiamente utili al futuro possibile dell’Italia, con Milano in testa.
Per questo importante fine di sviluppo possibile, bisogna saper offrire ai giovani, forti stimoli di vita; forti e saggi stimoli con alla base una formazione innovativa e con un’occupazione modernamente produttiva e capace di garantire il futuro, assorbendo i percorsi di un passato che non tornerà e che per diventare presente e poi futuro, intelligentemente progettato, deve sapersi rapportare allo sviluppo innovativo con alla base le nuove tecnologie e le tante mutevoli trasformazioni che, agiscono modificandole, le professioni del passato, diversamente intese nel presente e soprattutto nel futuro con alla base percorsi creativi assolutamente nuovi.
Una stagione umana che, partendo da Milano ritrovata nel saggio ruolo di capitale morale, indichi con forza all’Italia la strada giusta per uscire dalla crisi e per cambiare.
La strada giusta per uscire dalla crisi e per garantirsi il futuro, con percorsi di umanità condivisa, assolutamente necessari al nuovo italiano.
Al nuovo creativo italiano che dipende tutto da Noi, in quanto parte di Noi; in quanto parte delle nostre idee che saggiamente in un forte cammino d’insieme, devono diventare percorsi di vita; concreti percorsi di vita, assolutamente necessari per cambiare il futuro italiano.
Un futuro ancora possibile se sappiamo amare i Libri e volere bene ai saperi, l’unica grande risorsa, a garanzia di un concreto cambiamento del mondo, sempre più minacciato dal pericolo di un cammino negato; di un cammino senza speranza, assolutamente cancellato al futuro.
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